Ci risiamo, periodicamente si scatena la volontà di ridimensionare la libertà di accesso al web.
Un bell’articolo di Beppe Severgnini (Se si limita Internet senza limiti) ci informa della discussione in atto in Francia, ma anche in Italia, per porre un tetto alla qualità dell’accesso alla rete.
La rete naturalmente è ingolfata a causa di tutti noi che passiamo tempo prezioso a scaricare filmini e musica o a dire cretinate sui social.
A proposito, dicono gli operatori di TLC (in Italia la solita Telecom), perché solo Google e Facebook devono fare utili usando le nostre reti.
Bravi, perché noi utenti usiamo le vostre reti solo per telefonare e fare sms? Volete riportarci alla preistoria?
E’ possibile che non si capisca che l’accesso a Internet è diventato un diritto universale? ed essendo un diritto universale, il suo progressivo allargamento ad ogni branca della società e dell’economia genererà progresso, crescita economica e, anche business.
Tiriamo veli pietosi sulla politica (il sindacalismo della CGIL ancorato al passato remoto) e l’economia italiani, tutti con la testa rivolta al passato.
Leggete un bell’articolo di Daniele Roveda (Così la Silicon Valley chiude le porte alla crisi), apparso sul Sole 24 ore nella giornata di ieri.
Non commento, mi permetto di trascrivere l’inizio dell’articolo: “Google quest’anno ha dato a tutti i dipendenti un aumento del 10% prima di spendere 12,5 miliardi di dollari per comprare la Motorola Mobility; Facebook ha dovuto traslocare perché la sua forza lavoro sta crescendo del 50% all’anno e non aveva più posto per tutti nella vecchia sede; Zynga, società per giochi online, conta di raddoppiare il numero di dipendenti il prossimo anno a circa 3mila, mentre il personale di Twitter dovrebbe aumentare di sei volte entro il 2013”.
Basta così??? Dobbiamo continuare???
Ecco la risposta alla crisi; economia e innovazione assieme generano crescita.
E’ impossibile chiedere a qualcuno, all’economia e alla politica di imboccare questa strada difficile e impervia, certo, ma densa di aspettative soprattutto per le giovani generazioni?
2 risposte su “Inadeguati e perdenti di fronte alla crisi, pensano di limitare il diritto a Internet”
Sì, sono d’accordo che dovremmo dare più spazio all’innovazione e all’economia, ma purtroppo noto che in Italia, rispetto ad altri paesi europei e del mondo più avanzato e moderno abbiamo dei deficit culturali che ci bloccano. Ad esempio, ho frequentato per lungo tempo amici americani, in america quando ti iscrivi all’università sai già quanto andrai a guadagnare una volta uscito, quindi fai già i tuoi calcoli, programmi la tua vita in base a tale certezza; inoltre le numerose possibilità che offriva l’america fino a poco tempo fa ti spingeva ad ideare, inventare o buttarti in qualche impresa economica perché avevi quasi una certezza di successo data la facilità con cui si potevano ottenere certi risultati. In Italia purtroppo le cose non stanno così, chi apre un’attività professionale privata sa già che dovrà pagare almeno il 50% di tasse, per cui dovrà lavorare tanto per avere successo, sa che la burocrazia, l’enormità di leggi e tasse che incombono, metteranno un freno al suo crescere; e se questo non fosse abbastanza anche venire a conoscenza di numerosi casi, tutti attorno a noi, di persone che hanno fallito fa sì che ti scoraggi, che non hai nemmeno voglia di cominciare. Mi spiace fare questa interpretazione negativa della realtà, tuttavia, nonostante questa mia analisi, mi sono lo stesso buttato ed anch’io sono un imprenditore e cerco di dare forza e entusiasmo a chi mi sta attorno, ma non è facile togliere questa mentalità fallimentare dall’Italiano, che poi è anche quella che ha contribuito alla crisi. Vi suggerisco dei siti che trattano l’argomento della crisi economica e politica del nostro paese e anche all’estero: http://www.labarbarie.it , http://www.fondazionegaetanosalvemini.org , http://www.genesijournal.org .
Guardateli, ne vale la pena e grazie di avermi permesso di aver condiviso le mie idee. A presto. Renato d’Andria
i “grassi” italiani non hanno ancora capito come poter lucrare sul “fenomeno” internet, e limitarla dà tempo per poterci meglio ragionare
PS segnalo che gli URL all’interno del post non sono correnti (rimandano semplicemente alle home page)