A “botta calda” durante il seminario organizzato da Gartner sull’uso dei social media nelle aziende, ma anche nelle P.A..
Molte Amministrazioni, ovviamente le più illuminate si stanno interrogando sui “costi e benefici” derivanti dall’introduzione di politiche di open government.
Ci si interroga, in definitiva, sui benefici sociali, sulle conseguenze dell’interazione tra cittadini ed Istituzioni improntate alla trasparenza, ai formati aperti ecc.
In realtà nessuno (o pochi) si chiedono come e in che forma intervengono su questi processi i social media.
Quante Amministrazioni eseguono un monitoraggio “scientifico” su “ciò che dicono di noi” in Facebook, o intervengono sui micro blogging “degli altri”.
Siamo già al superamento delle virtù dell’open government data? Dobbiamo forse concentrarci di più sul “social data”?
Intrigante eh!!!
Alla faccia delle P.A. che impediscono l’uso dei social o hanno una pagina Facebook (o Twitter) e poi non la usano per dialogare.
1 risposta su “Da open government data a social data”
Proprio su questo argomento tempo fa ho intervistato per il mio blog il responsabile della comunicazione digitale del Comune di Genova e fra le riflessioni fatte insieme sono emerse alcuni spunti interessanti che potrebbero rispondere a questi interrogativi, se è vero che la pubblica amministrazione deve prendere consapevolezza delle potenzialità di questi strumenti e capire che è necessario fornire contenuti significativi e trasparenti per far si che i cittadini interagiscano in maniera costruttiva, dall’altra anche i cittadini devono impegnarsi ad utilizzare questi mezzi con un ottica meno “televisiva” e più propositiva.
Allego il link all’intera intervista per chi volesse leggerla tutta.
http://lab4blog.wordpress.com/2011/01/27/comune-genova-social-media-intervista-francesco-bollorino/#more-481