Il Sole 24 ore oggi titola: “Parte la stretta sull’evasione”. Il sottotitolo recita: “Berlusconi sacrifici necessari”.Una curiosa e, spero involontaria, titolazione del Sole 24 ore fa rivolgere Berlusconi al popolo degli evasori fiscali chiedendogli di sacrificarsi “pagando finalmente le tasse”.D’altronde la manovra, eccetto la parte dedicata all’evasione fiscale, non contiene significative misure riformatrici.E’ una “necessaria” manovra di carattere finanziario per contribuire, alla pari di altri Paesi dell’area dell’Euro, alla salvezza della moneta unica.Le misure sul pubblico impiego, che contraddicono gli annunci riformatori di Brunetta, si limitano a un blocco generalizzato degli incrementi salariali e allo scioglimento di un pugno di enti inutili.Ogni sforzo teso a recuperare efficienza e produttività nel pubblico viene così ad essere frustrato. Non importa se hai assunto un comportamento virtuoso, se stai cambiando realmente il tuo modo di lavorare, tutti sono assimilati, tutti sono puniti.Lo stesso ragionamento vale per il patto di stabilità che viene applicato in modo indifferenziato a ogni amministrazione locale, indipendentemente dalla qualità degli investimenti e dalla virtuosità della propria macchina organizzativa.Il ridicolo poi si raggiunge attorno alla ventilata (e auspicabile) decisione di sciogliere le Province, enti assolutamente inutili. Tutto si può sciogliere tranne la provincia di Bergamo, tuona Bossi, minacciando la rivoluzione.Manca la politica, manca chi è in grado di immaginare il futuro. Manca chi, a destra come a sinistra, ha il coraggio di chiedere sacrifici per disegnare un orizzonte migliore.Manca insomma chi è in grado di proporre riforme credibili al nostro Paese.
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DAVVERO UNA MANOVRA ECONOMICA EQUA? DAVVERO UNA RISPOSTA ALLA CRISI?
Il Sole 24 ore oggi titola: “Parte la stretta sull’evasione”. Il sottotitolo recita: “Berlusconi sacrifici necessari”.
Una curiosa e, spero involontaria, titolazione del Sole 24 ore fa rivolgere Berlusconi al popolo degli evasori fiscali chiedendogli di sacrificarsi “pagando finalmente le tasse”.
D’altronde la manovra, eccetto la parte dedicata all’evasione fiscale, non contiene significative misure riformatrici.
E’ una “necessaria” manovra di carattere finanziario per contribuire, alla pari di altri Paesi dell’area dell’Euro, alla salvezza della moneta unica.
Le misure sul pubblico impiego, che contraddicono gli annunci riformatori di Brunetta, si limitano a un blocco generalizzato degli incrementi salariali e allo scioglimento di un pugno di enti inutili.
Ogni sforzo teso a recuperare efficienza e produttività nel pubblico viene così ad essere frustrato. Non importa se hai assunto un comportamento virtuoso, se stai cambiando realmente il tuo modo di lavorare, tutti sono assimilati, tutti sono puniti.
Lo stesso ragionamento vale per il patto di stabilità che viene applicato in modo indifferenziato a ogni amministrazione locale, indipendentemente dalla qualità degli investimenti e dalla virtuosità della propria macchina organizzativa.
Il ridicolo poi si raggiunge attorno alla ventilata (e auspicabile) decisione di sciogliere le Province, enti assolutamente inutili. Tutto si può sciogliere tranne la provincia di Bergamo, tuona Bossi, minacciando la rivoluzione.
Manca la politica, manca chi è in grado di immaginare il futuro. Manca chi, a destra come a sinistra, ha il coraggio di chiedere sacrifici per disegnare un orizzonte migliore.
Manca insomma chi è in grado di proporre riforme credibili al nostro Paese.
4 risposte su “DAVVERO UNA MANOVRA ECONOMICA EQUA? DAVVERO UNA RISPOSTA ALLA CRISI?”
forse, michele, manca proprio un’idea di Paese, tranne il fatto che dalle Alpi a Pantelleria abbonda una mentalità paesana…
Caro Andrea, ho tanto bisogno di politica “vera”. L’unica che ha il coraggio di guardare avanti è Condindustria. Vedi ieri Emma Marcegaglia.
La politica, dx e sx non c’è.
Come mi è capitato di scrivere qualche bit in la’ 🙂 purtroppo la strategia, il pensiero e la visione sono state immolate in Italia sull’altare del dio CONSENSO.
Vuoi fare una cosa anche piccola? Iniziare un percorso? Perdi il 0,2 % del consenso?
No per carità non facciamo nulla e lasciamo cosi com’è tutto.
Cosa darei per avere un politico in Italia con una visione e capace di *rischiare* per attuarla…
Gia’…
Un esempio di lungimiranza a cui i nostri politici ci hanno ormai abituato, si puo’ trovare nello spettacolare decreto Bondi.
Uno dei tanti link in merito:
http://www.danielecampogiani.com/2010/03/sul-decreto-bondi-e-la-tassa-siae/
Notevole il commento riportato di Guidalberto Guidi