Confesso di non amare molto il quotidiano la Repubblica. Eccessivamente “di parte” per i miei gusti.
Oggi tuttavia la prima pagina (e i contenuti) di Repubblica ha offerto, temo inconsapevolmente, uno straordinario spaccato dei limiti del nostro Paese.
Limiti drammatici, inadeguatezza palese. L’Italia è un Paese che si avvia, inevitabilmente al declino, ad essere messo ai margini dell’economia globale.
In prima pagina appare il rinvio ad un servizio su Google, su Mountain View, sulla Silicon Valley (I segreti di Google). Articolo scritto bene che dipinge efficacemente quella realtà.
Ci sono stato, posso dire che è proprio così.
Parallelamente Tito Boeri scrive un pezzo sullo sfascio dell’istruzione in Italia “Chi paga il prezzo dei tagli all’istruzione”.
Ovviamente il tutto è parte di una pagina che denuncia i limiti drammatici della politica italiana. La polarizzazione: la sfiducia o meno al Governo Berlusconi.
Ecco, senza entrare nel merito -mi interessa poco, in quella pagina sono concentrati tutti gli ingredienti che stanno spingendo i giovani italiani ai margini.
Google, ovvero la forza dell’innovazione globale, della rete, delle nuove tecnologie.
I limiti dell’istruzione in Italia.
E infine, l’orchestra che suona sulla tolda del Titanic che affonda.
Buon lunedì a tutti.
2 risposte su “Google e l’Italia che affonda”
Caro Michele, ti offro la speranza, si chiama Nordest Capitale Europea della Cultura.
Ora ti faccio una proposta: la bozza di progetto che gira in questi mesi prevede una sorta di metropolitana della cultura dove 14 linee “immaginarie” collegano il Triveneto (vedi meglio al seguente articolo: http://www.nordest2019.eu/rassegna_docs/Corriere_Della_Sera(2010-11-25)_page45.pdf).
Ebbene viste le tue battaglie a favore della banda larga, perchè non ti fai promotore di una nuova campagna: fare in modo che queste quattordici linee della metropolitana culturale nordestina siano percorse dalla banda larga!
Ciao
Paolo
Caro Michele, ti offro la speranza, si chiama Nordest Capitale Europea della Cultura.
Ora ti faccio una proposta: la bozza di progetto che gira in questi mesi prevede una sorta di metropolitana della cultura dove 14 linee “immaginarie” collegano il Triveneto (vedi meglio al seguente articolo: http://www.nordest2019.eu/rassegna_docs/Corriere_Della_Sera(2010-11-25)_page45.pdf).
Ebbene viste le tue battaglie a favore della banda larga, perchè non ti fai promotore di una nuova campagna: fare in modo che queste quattordici linee della metropolitana culturale nordestina siano percorse dalla banda larga!
Ciao
Paolo