Rifletto su una affermazione di Clay Shirky: “Le rivoluzioni vere e proprie vanno esattamente in questo modo. Il vecchio viene distrutto più velocemente di quanto ci impieghi il nuovo a rimpiazzarlo.” E ancora: “Gli antichi patti sociali una volta smantellati, non possono essere riparati né sostituiti in tempi rapidi, dato che qualunque patto di questo tipo richiede decenni per consolidarsi.”.
Shirky si riferisce all’industria editoriale di fronte all’irrompere del WEB ma, la vicenda FIAT assume similitudini evidenti.
Il mondo cambia a velocità mai conosciute, i vecchi patti sociali, le vecchie consuetudini non esistono più.
Ecco perché bisogna trattare, definire un nuovo patto sociale, incalzare ora Marchionne ad investire.
Tutto il resto appartiene al “glorioso passato”, sconfitte comprese.
Segnalo una bella intervista a Pietro Fassino sul Sole 24 ore di oggi. Fassino e Chiamparino sono i due esponenti del PD che hanno assunto le posizioni più corrette.
2 risposte su “FIAT: la forza di accettare la sfida del cambiamento”
Out of topic: Ti segnalo questo post – scritto da un italiano della silicon valley – dal quale trarre alcuni utili spunti per creare un (utile) incubatore di imbrese: http://www.smartup.biz/2011/01/16/incubatori-e-incubati-quale-modello/
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