Assemblea della Confindustria, una grave carenza, la banda larga

Per piacere, non dite che ho le mie solite manie.

Do un giudizio assolutamente positivo dell’Assemblea della Confindustria di Bergamo.

Non è piaggeria, non me ne viene in tasca nulla.

Il messaggio lanciato alla politica (non solo al Governo) è importante, gli impegni assunti egualmente pesanti.

Il sondaggio lanciato tra gli imprenditori presenti ha chiesto il giudizio su temi fondamentali per l’intero Paese.

Una svolta nelle politiche fiscali, il riequilibrio dei conti pubblici, l’energia ecc.. Vi rimando alla lettura del Sole 24 Ore di oggi che ha riportato ottimamente la cronaca della giornata.

E tuttavia, manca uno degli interventi fondamentali per il  futuro del nostro Paese: lo sviluppo dell’infrastrutturazione in banda larga. Non chiedevo l’enunciazione di un’agenda digitale, ma insomma….

Possibile non si capisca che ormai uno dei fondamentali per garantire competitività alle imprese e al sistema Paese è essere connessi al web velocemente e con grande affidabilità.

In questo la Confindustria dimostra di non guardare al futuro, ma di essere ancorata ad un’idea dello sviluppo legata a paradigmi del passato.

Un recente rapporto del Centre for Economics and Business Research (Cebr) sugli effetti della diffusione del cloud computing ci dice, tra le altre cose, che in Italia nel perioso 2011-2015 nascerebbero 81000 nuove imprese e 456000 nuovi posti di lavoro.

Ovviamente la diffusione del cloud computing è legato alla estensione e alla affidabilità della banda larga. Ecco le priorità per il Paese.

Mi auguro che su questo versante venga una forte iniziativa dalla Confindustria.

n.b. il sondaggio tra gli industriali è avvenuto attraverso uno strumento del passato: SMS. Dicono che solo un industriale in sala abbia twittato durante l’evento. Anche questo è il segno della composizione culturale della platea.