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MIT FabLabs ovvero l’innovazione come forma mentale

L’innovazione è prima di tutto una forma mentale.

E’ rimettere sempre in discussione le certezze, e da questo processo di distruzione creativa ricavare valore.

Anche le attività tradizionali possono essere interessate costantemente da innovazione.

Tra il VEGA e il MediaLab del MIT sono in discussione molti progetti per il prossimo futuro.

In particolare stiamo discutendo della stampa in 3D, della possibilità di costruire al VEGA un laboratorio e una nuova generazione di imprese.

E’ stata quindi l’occasione per visitare il FAbLabs (in realtà si chiama The Center for bits and Atoms).

Già la denominazione mette in rilievo la vision di Negroponte.

Il laboratorio è un insieme di macchinari di “vecchia” e “nuovissima” generazione che consente agli studenti di trasformare le idee in oggetti.

In questi giorni si conclude il “semestre di studio” al MIT. Il laboratorio era affollatissimo di ragazze e ragazzi alle prese con sofisticatissimi strumenti (fra cui le stampanti in 3D) assieme a macchine più tradizionali. Tra “segatura e processori” potrebbe essere lo slogan.

In questo senso il FabLabs è uno straordinario luogo di innovazione, di “distruzione creativa”.

E’ il luogo che dimostra, al di là di mille parole, che l’innovazione è prima di tutto una forma mentale.

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