Ritorno ancora una volta sull’argomento startup.
Molti mi hanno chiesto, se tu potessi parlare con i Ministri cosa gli proporresti concretamente.
Mi permetto allora di avanzare una proposta concreta ai Ministri Passera e Profumo.
Nelle prossime settimane il MIUR renderà noti i termini per partecipare ai bandi “Smart cities and communities” rivolti al centro-nord del Paese.
Se i termini di partecipazione e accesso a questo bando saranno eguali a quelli usati per il sud del Paese, le piccole e medie imprese, il mondo dei Parchi Scientifici, le startup ne saranno inevitabilmente esclusi.
La mia opinione è che la fase iniziale di vita di una startup (soprattutto se insediata in un Parco Scientifico – o in strutture analoghe), si basi sul finanziamento della ricerca e dell’industrializzazione di un prodotto/servizio. In una fase successiva vengono il venture ecc.ecc..
Sostengo, con altrettanta convinzione, che vanno escluse totalmente le forme di finanziamento pubblico “a pioggia”. Non basta essere giovani e con una buona idea per diventare imprenditori. Questo è assistenzialismo che non genera benefici duraturi per l’imprenditoria e per il Paese.
La proposta ai Ministri Profumo e Passera è allora la seguente:
- destinare il 10-20% delle risorse del bando smart cities and communities alle startup e agli incubatori;
- ciò che andrà valutato e incentivato -nell’assegnazione delle risorse- saranno progetti/prodotti per una “città Intelligente ed ecosostenibile”;
- nessun assistenzialismo, andranno finanziate A FONDO PERDUTO solo le idee/prodotti;
- saranno finanziabili SOLO aziende che abbiamo meno di tre anni di vita;
- andrebbero considerate con maggior favore startup che dichiarino la disponibilità MANIFESTATA da parte di una Comunità Locale che accetta di far sperimentare le soluzioni proposte generando innovazione reale sul territorio;
- andrebbero considerate come maggiormente innovative -sotto il profilo organizzativo- le idee frutto di contaminazione su piattaforme di crowdsourcing e in strutture di coworking.
Inoltre, nella valutazione dei progetti (l’altro 80% delle risorse disponibili MIUR) riceverebbero un miglior punteggio le grandi aziende che schierano nella compagine progettuale, sostenendo gli oneri di compartecipazione, startup o incubatori di impresa.
Naturalmente affido questa mie proposte alle “vie sante del web” pregando coloro che le condividono di divulgarle (Twitter, Facebook, va tutto bene).
Colgo l’occasione per rendere noto con questo link ciò che abbiamo realizzato a VEGA inCUBE solo con risorse del Parco Scientifico.
5 risposte su “Proposte ai Ministri Passera e Profumo per finanziare e far nascere startup, incubatori ecc.”
Ing. Vianello,
ma la tua è una proposta ingegneristica, parla di prodotto e non di idea, parla di risultati pratici e non c’è afflato sociale, non contiene la parola immaginare, non parla di discussione aperta e discettazione infinita…..come puoi pensare che possa essere accettata?
Molto probabilmente occore prima pungere i palloncini per far ripiombare a terra “i pensatori illustri” e le loro idee.
Ing. Vianello sei uomo di mondo, ma hai certe idee strane!!
Non posso che condividere il metodo. Io stesso proposi con una lettera ai menzionati Ministri, di strutturare una nuova forma di Borsa di Studio (obiettivi simili attraverso diversi metodi) al fine di favorire economicamente la crescita dell’Università, dei neolaureati, e dell’industria.
Forse, ingegner Vianello, ci vorrebbero più ingegneri a sviluppare idee finalizzate alle cose reali.
Buon lavoro
Unica osservazione non sono ingegnere. Apprezzo la categoria, ma io mi occupo di altro…ad ognuno il suo mestiere.
Chiaramente il titolo di ingegnere era honoris causa per una persona che vuole costruire con fatti reali e realismo operativo
io aggiungerei che andrebbero finanziate le IDEE che portano maggiore beneficio alla comunità in senso di risparmio ( costi, energetico, inquinamento ecc… ) e che sono sviluppate da startup con compagine sociale aperta verso la partecipazione pubblica . La partecipazione pubblica , secondo me, dovrebbe essere rappresentata dai Parchi Scientifici Tecnologici presenti nel territorio, che sono strutture a pieno titolo per competenza ed innovazione nel classificare il ” MERITO ” dell’idea e della startup . Spero di essermi spiegato sufficientemente .