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Per piacere cacciate qualche Preside (dirigente scolastico)

L’istinto che mi sorge dopo aver letto il Corriere della Sera oggi (Dalle elementari alle superiori scatta l’obbligo di iscriversi in Rete) è quello di scappare al più presto da questo Paese.

L’immagine è quella di un Paese in cui una attività banale (iscriversi via web alla scuola) si fa solo perché c’é la “spending review”. E’ un atto di civiltà, persino banale oserei dire, non è problema di soldi. Si tratta di affermare nuovi diritti.

Tiriamo “veli pietosi” su affermazioni tipo “digitalizzare tutto potrebbe comportare il rischio di una eccessiva spersonalizzazione del rapporto famiglia-scuola”. E’ il passato. E’ un’altra epoca. Basta con queste “amenità”.

Mi sto soffermando da tempo sul concetto di “digitalizzazione dell’esistente”.

Riformiamo le modalità di produzione del sapere. L’Information Technology, poi, ci da gli strumenti. Senza timori assurdi.

Infine, i Presidi che nell’articolo si difendono dietro affermazioni tipo: “I nostri computer sono vecchi, Internet non funziona, la mia fidanzata mi ha lasciato, ho il mal di pancia”. Oppure, le famiglie non hanno il computer, o non lo sanno usare.

Basta, licenziamoli, davvero. Non sono in grado di gestire una scuola al passo con i tempi. Serviva una legge dello Stato per innovare il modo di iscriversi a scuola?

Altro che Agenda Digitale!!!

 

4 risposte su “Per piacere cacciate qualche Preside (dirigente scolastico)”

Trovo il testo pubblicato trito e scontato.
Come molti altri testi e servizi di giornali o tv, non si fa altro che parlare DI qualcuno, senza far parlare quel qualcuno.
Dove sarebbero i presidi menzionati?
Nella mia provincia e nella mia regione, tutti ci stiamo attivando per rendere operativo il passaggio alle iscrizioni online, garantendo anche supporto tramite pc e personale di segreteria a quanti avessero davvero difficoltà a usare la procedura online.

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