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La “digitalizzazione” della scuola e i conservatori. Le contraddizioni della sinistra del ‘900

Non c’era dubbio che la discussione sulla “presunta digitalizzazione della scuola” sarebbe stata lunga e tormentata.

Il mio amico @webeconoscenza oggi ha aggiunto altri spunti che condivido totalmente.

Parliamoci chiaramente: se ci si limiterà a digitalizzare le procedure esistenti (le pagelle e le iscrizioni on line ecc.) la scuola italiana non farà un passo in avanti nel necessario processo di cambiamento. (vedi anche mio post Per piacere cacciate qualche Preside)

Cambiamo allora registro e linguaggio. Introduciamo qualche componente hard di innovazione. E se ai Presidi e agli insegnanti parlassimo di crowdsourcing e wiki, come reagirebbero?

Ammesso e non concesso che sappiano di cosa parliamo (wiki e crowsourcing), non avrebbero più il pretesto per dirmi che ci sono i bimbi cingalesi, che internet non funziona, che la nonna è ammalata grave, che lavorano troppe ore, che nessuno li forma adeguatamente.

Sarebbe come se dicessimo che non si usa la PEC perché le persone non usano il computer. Non siate ridicoli.

La modernizzazione della scuola italiana va presa dalle radici. Sono antiquati i metodi di insegnamento, i testi e la conoscenza sono generati in modo unidirezionale, non esistono processi di condivisione del sapere, gli orari della scuola e dell’insegnamento sono quelli del mondo fordista.

La Legge “Agenda Digitale” nella parte scuola da tutto il peggio di sé quanto a conservatorismo, fino ad essere ridicola e banale. (la banalità del male)

Vogliamo innovare, e allora innoviamo davvero .

L’ostacolo al cambiamento è che nessuno potrà mai riformare sé stesso.

La Pubblica Amministrazione (Scuola compresa) non ha la cultura, la volontà per cambiare. Soprattutto è culturalmente distante dalle logiche culturali intrinseche al mondo dell’Information Technology.

Non si offendano i conservatori della CGIL e del PD (è nota la storia di chi scrive) l’immagine che danno è quella di chi difende ormai l’indifendibile dietro la frasetta che ho sentito mille volte in vita mia “prima il lavoro e la tutela dei diritti dei lavoratori” oppure, “creiamo le condizioni di partenza”.

Vi prego il ‘900 e il fordismo sono finiti.

Mi sà che davvero devo votare Obama.

3 risposte su “La “digitalizzazione” della scuola e i conservatori. Le contraddizioni della sinistra del ‘900”

Ecco una sintesi proposte per la Scuola Digitale :

i temi attuali
Mondo del Lavoro
collaborazione con le imprese / tra scuole e Aziende
http://goo.gl/cfrD4

e Studenti e aziende http://goo.gl/sNP8Q

c’è poi tema stages aziendali e apprendistato formazione in azienda

altri temii temi :

Cloud School qui articolo sintesi la formazione che si sposta dall’aula
al Cloud ( Nuvola )
http://relazioninelweb.blogspot.it/2012/01/cloud-school.html

Mobile Learning la formazione attraverso uso anche dei cellulari smartphone
http://relazioninelweb.blogspot.it/2012/06/mobilelearning.html

Uso degli strumenti Google a scuola Google apps e Google Maps

altro capitolo interessante è architettura degli ambienti per l’apprendimento

ad esempio
Quando lo Spazio insegna Liceo Ørestad Gymnasium
Copenhagen, Danimarca
http://www.indire.it/eventi/quandolospazioinsegna/materiali/orestad/

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