Grazie al quotidiano “La Repubblica” che ha portato alla nostra attenzione il fenomeno “Minecraft“.
Di che si tratta? di un gioco in rete, sul web.
Attraverso un aggregazione di mattoncini, stile Lego, chiunque può immaginare, disegnare, progettare un ambiente urbano.
Ciò che è interessante è che “Minecraft” è entrato nelle scuole.
Attraverso questo gioco gli studenti potranno studiare la geografia e l’ambiente del Paese attraverso una grande mappa riprodotta grazie all’iniziativa del Governo.
Ma “Minecraft” è molto di più di un gioco di successo.
“Minecraft”è uno straordinario strumento a disposizione di ognuno di noi per immaginare e per riprodurre gli ambienti urbani.
Pensatelo allora come uno strumento di gamification a disposizione di Pubblici Amministratori, di Stakeholder, di city user per immaginare la città che vorremmo. Immaginatelo come uno strumento di moderna formazione alla politica, all’ambiente, alla partecipazione consapevole.
Immaginatelo come un momento di governo e di immaginazione del futuro condivisi.
E immaginiamolo ancora come uno strumento per l’alfabetizzazione digitale consapevole.
Quando mi chiedono cosa è “smart”…ecco l’uso consapevole di “Minecraft” è smart.
Mettiamo assieme così gioco, fantasia e partecipazione.
Chissà, prima o poi si ragionerà così anche in Italia. Naturalmente l’Agenda Digitale non parla di queste cose.
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