Ho letto con crescente curiosità un bel pò di articoli sulle novità presentate al CES 2015.

Ho visto anche un paio di filmati che vi propongo.

Oppure questo.

Come vedete ci sono molti gadget divertenti, spesso superflui. Non avranno futuro.

Ma, naturalmente vengono offerti prodotti e molte invenzioni che ci renderanno la vita migliore. Ciò a condizione che il loro uso assuma una dimensione di massa.

Segnalo in particolare tre filoni che rappresentano una mia vecchia idea secondo la quale l’innovazione, spesso,  non é l’inventare un prodotto nuovo, quanto piuttosto, l’innovazione é la capacità/coraggio di innovare prodotti tradizionali.

La televisione continua a rimanere un simbolo dei “vecchi oggetti” che rimangono sempre di attualità. Non é solo la rinnovata capacità di realizzare sistemi che ci consentono di immergerci in una realtà immaginata.

Sempre di più lo strumento televisivo sarà un medium per collegarci al web consentendo la realizzazione dell’integrazione tra vecchi e nuovi modi di comunicare.

Il pedale della bicicletta connesso alla rete (innovazione resa possibile dall’espansione di Internet of Things) sarà sempre di più un gadget che, integrato con la wearable technology, arricchirà molte attività quotidiane.

L’automobile si afferma sempre di più come un formidabile ecosistema di innovazione. Non penso solo allo sviluppo delle app (molte già esistenti) che ci consentono di individuare e di pagare il parcheggio, all’integrazione con gli smart watch, alle attività di sharing nella condivisione del mezzo ecc..

L’automobile si afferma sempre di più come un oggetto dove l’integrazione di molte innovazioni Internet farà la differenza.

A tal proposito, vi consiglio di leggere questo bell’articolo: “CES 2015: the year cars got truly smart“.

Poiché non ho perso tutto il mio interesse verso le smart cities sono rimasto particolarmente colpito dalle parole del CEO di Samsung Boo-Keun Yoon sull’integrazione in un unico ecosistema di tutti i sensori presenti nei prodotti. Naturalmente non mi é sfuggita l’osservazione come il 2015 potrebbe essere l’anno della competizione tra diversi ecosistemi.

Se ci pensate bene già oggi le nostre città sono disseminate di reti di sensori che monitorano infiniti aspetti della nostra vita.

La verità é che i dati generati dai sensori non vengono correttamente interpretati, soprattutto anche questa tipologia di dati resta confinata in silos verticali.

Forse i nostri Amministratori cittadini dovrebbe avere una maggiore #consapevolezza dell’importanza che sempre di più avrà la realizzazione di reti di integrazione tra sensori.

L’esempio di Barcellona (la piattaforma Sentilo) dovrebbe farci riflettere e offrici un esempio da imitare.