Il Forum PA del 2015 (ringrazio Carlo Mochi Sismondi e Gianni Dominici) mi ha offerto l’opportunità di sperimentare sul campo una metodologia di coprogettazione di una smart city fondata sui processi partecipativi.
Lo strumento che ho utilizzato è il Lego® Serious Play®.
Per due giorni quasi 80 persone di diverse estrazioni, culture, ruoli istituzionali, si sono confrontate “alla pari” praticando il serious game.
Nel mio libro “Costruire una città intelligente. Smart cities, gioco innovazione: il futuro possibile”, avevo già teorizzato che il serious game è uno strumento formidabile di condivisione, di partecipazione e di costruzione del consenso, di consolidamento del tessuto democratico cittadino.
Per due giorni amministratori pubblici, dipendenti pubblici, le imprese di I.C.T. (ringrazio HP, IBM, Telecom, SIA, altre di minori dimensioni), ricercatori, docenti universitari, semplici cittadini, tutti alla pari, apportando il loro bagaglio culturale, hanno discusso, sognato, costruito.
Questi tre principi:
- DISCUTERE;
- SOGNARE;
- COSTRUIRE,
sono la base ineludibile per ogni politica smart.
Da queste attività sono uscite rafforzate queste visioni:
- il genere umano deve tornare ad essere il centro dello sviluppo e della qualità della vita negli ambienti urbani;
- l’I.T. (il digitale) offre straordinari strumenti per rafforzare le logiche di condivisione e le relazioni umane;
- le governance cittadine devono riprendere a pensare –a progettare- a medio, lungo termine. Devono costruire vision condivise con i cittadini. Le politiche smart (e, se vogliamo, la stessa riforma della Pubblica Amministrazione) non possono realizzarsi se confinate dalle logiche e dalle emergenze di breve periodo.
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