La più grande rivoluzione della nostra epoca non è il web, ma il fatto che possiamo avere sempre il web con noi.
Pensateci bene, indipendentemente da dove sono posso collegarmi alla rete e avere a disposizione le informazioni che mi sono utili per il lavoro, per lo svago, per vivere.
Ovviamente questo è uno scenario possibile anche oggi. Tecnologie di rete, tablet, smartphone, c’é già tutto. Per molti di noi la connettività “sempre e ovunque” è uno stato di vita.
Per molti altri è una situazione auspicabile. Già se ne intravedono tutti i vantaggi.
A completare questo scenario si deve aggiungere un altro ingrediente. Sempre di più le imprese, le P.A., altri soggetti stanno virtualizzando le loro conoscenze e i loro dialoghi e le stanno posizionando su cloud (computing).
Questo processo sta consentendo una gigantesca, inimmaginabile rivoluzione nel modo di lavorare: sempre e ovunque sono disponibili le informazioni. Basta un tablet e accessibilità alla rete e, zac!!!, si può lavorare.
Anche questo è uno scenario possibilissimo fin da ora.
Fino ai giorni nostri (almeno fin dal primo ‘900), il lavoro, il tempo libero, il sonno (8/8/8 ore) sono stati legati indissolubilmente a luoghi fisici da raggiungere. I luoghi sono un ufficio (una catena di montaggio, altrimenti la CGIL si arrabbia), una abitazione, un luogo di svago. Una attività andava associata ad un luogo fisico. Oggi non è più così, meglio potrebbe non essere più così.
Il web sempre con noi, decontestualizza i luoghi, li separa dall’attività, almeno da quella lavorativa, ma non solo.
Già oggi posso lavorare dove voglio, a che ora voglio. Lo stesso si dica per lo studio, lo svago, il riposo. Televisioni e catene di montaggio, assieme simboli del passato.
E’ già tutto possibile fin da ora. Pensate agli immensi vantaggi per l’ambiente (meno co2 e NOx), per la qualità e la produttività del lavoro, per qualificare il tempo che dedichiamo a noi stessi e ai nostri cari.
Semplice la ricetta: più cloud computing, più connettività, più tablet, più cultura digitale.
Semplice no…??
1 risposta su “Agenda digitale e rivoluzioni possibili.”
Parole sante le tue!
Le persone (causa scarsa informazione) non si rendono conto (i neofiti del web *politici*) dell’immensa risorsa che oggi internet ci offre…io parlo sempre per esperienza personale…non sono laureato ma quando a qualche dottore gli dico “ok,discutiamone via meeeting online, io uso Conceptboard, lei?” risposta:”ma non viene in ufficio?” io: no, risparmio tempo e denaro con i sistemi cloud, poi oggi piove. Rimangono
quasi sdegnati perchè non mi presento per portargli una semplice brochure tranquillamente condivisibile con un’App come Conceptboard…semplice no?