Qualche giorno fa ho scoperto -giuro non lo sapevo- che il maggior veicolo per la promozione turistica di Venezia (oltre che Roma e Firenze) è stato il video gioco “Assasins“.
Ovvio il paragone con gli odierni e ormai patetici strali passatisti di Italia Nostra contro il turismo (e ogni altra forma di modernità a Venezia).
Come si fa a guardare a Venezia con la testa rivolta al passato, alle rievocazioni storiche.
Patetico!!!
Domanda (purtroppo dall’esito scontato): quanti di loro conoscono la Venezia georeferenziata di “Foursquare”?
Qualche giorno a Barcellona ho scoperto un altro strumento di promozione e gestione del turismo (in questo caso manageriale): “Findthirdplace“.
Vi prego: “abbiate pietà dell’anima mia”.In una città con buona copertura di WIFI, fatemi vivere un pò di modernità.
Evitatemi pannicelli caldi, il ritorno all’impossibile passato. Venezia (vedi Assasins) di vende da sola in rete.
3 risposte su “Assasins e il turismo a Venezia”
[…] This post was mentioned on Twitter by Tweets Venezia, Michele Vianello. Michele Vianello said: Turismo a Venezia http://lnkd.in/dSuVMq […]
Onestamente mi sfugge il passaggio tra “turismo” e “forma di modernità”. Per chi VIVE a Venezia (quella vera, non quella oltre al ponte della libertà che si cerca di accreditare come tale anche se si chiama mestre o marghera o altro) il turismo si è trasformato da una opportunitàa una persecuzione. Quello che occorrerebbe (ma so di non poter contare sulla sua collaborazione, se avesse voluto afre qualcosa l’avrebbe fatto quando faceva il pubblico servitore) sarebbe una qualche forma di gestione del turismo, non di promozione.
Non sono i turisti che mancano, sono gli spazi e i servizi per i veneziani (quelli veri, non quelli che si guadagnano la giornata sull’isola e poi se ne tornano in terraferma).
Tutte le opere fatte negli ultimi anni a Venezia guardano esclusivamente al turista: il people mover (quanti veneziani hanno l’auto a piazzale roma?), il museo di Pinault, i nuovi orrendi imbarcaderi di Calle Vallaresso e del Lido…. tutte cose che che usano anche i veneziani, per carità, ma in percentuale assolutamente minima…..
Consentimi, diamoci del tu, una visione un pò riduttiva della nostra Città.
Cose fatte: prova a vedere (spero non occhi venati dal pre-giudizio) VeniceConnected.
La cosa è oggetto di invidia in altre città turistiche e indicata come modello di gestione intelligente del turismo da parte di una PA.
Ovviamente nessuno è profeta in patria.