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Banda larga….eppure si può fare!!!

Prendo pretesto da un interessante articolo di Dario di Vico pubblicato oggi dal Corriere della Sera.

Il titolo: “NordEst, costa 31 miliardi non fare l’alta velocità”.

Il sottotitolo: “Treni e banda larga, perché i Piccoli non agganciano la ripresa”.

Naturalmente (oltre alle solite perorazioni sui vantaggi procurati dall’alta velocità) emerge dal mondo imprenditoriale -ma non è una novità- una richiesta fortissima di connessioni a banda larga.

Si coglie, finalmente, il fatto che senza banda larga è difficile per la piccola e la media impresa agganciare la ripresa economica.

E’ una rivendicazione giusta e sacrosanta.

Eppure, si può fare da subito!!! Onestamente credo molto poco ai fantomatici 100 meuro promessi dal Ministro Romani al Veneto per lo sviluppo della banda larga, è una storia già vista. E, in tutti i casi, dove sono le priorità? Quali aree vanno infrastruturate prioritariamente, cosa va privilegiato, chi sono gli attori, chi è il regista, chi detta le priorità ecc… 100 meuro -o anche 20- possono essere tanti o pochi, dipende da cosa ne vuoi fare.i.

Eppure si può fare da subito, almeno in alcuni luoghi. Comprare banda larga dai grandi operatori costa poco.

Dal prossimo gennaio il VEGA (che compra banda larga da Fastweb) metterà a disposizione delle imprese insediate 300 mb di banda (oltre ad una importante copertura wifi),

Al VEGA sono insediate oltre 170 aziende, altre potranno avere l’opportunità di insediarsi in un luogo che offre un indubitabile vantaggio competitivo.

E’ un modello ovviamente, ma insegna una cosa: che non esiste in Italia “UNA VIA ALLA BANDA LARGA”. In attesa del Messia si possono ottenere egualmente importanti vantaggi competitivi.

Invito inoltre a visitare su Linkedin il nostro gruppo “Cosa fareste avendo a disposizione 300 mb (pieni) di banda?”

Mi piacerebbe, insomma, che del Veneto si segnalassero anche le eccellenze e le attività di innovazione.