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Bimby e smart cities

Quando il mondo mi chiede cosa è “smart city” io rispondo indicando cosa NON è “smart city”.

Nella mia simbologia tre oggetti NON sono smart. Il celebre “lampione con il wifi”, la tesserina IMOB del Comune di Venezia e new entry la Bimby.

Sapete cosa è Bimby? Quella straordinaria opera del genio umano (praticamente come IMOB) che ti consente, mentre sei in doccia, di cucinare un risotto.

Straordinario, SMART? E invece no.

È smart l’uso di una padella in cui si scalda l’olio di oliva, si fa soffriggere (non bruciare) la cipolla, si versa il pomodoro ecc.ecc. Poi si spadella la pasta.

Una macchina può essere datata (la padella), ma accompagnata dall’ingegno umano darà dei prodotti meravigliosi.

Morale della favola: una città non è smart. Smart è l’uso intelligente delle tecnologie da parte del genere umano.

 

2 risposte su “Bimby e smart cities”

Perché è un vezzo dei vendors vendere ai Sindaci un lampione (vecchio e caro strumento) accoppiato ad un wifi (semplice strumento abilitante alla rete) e spiegargli che così saranno più smart. Come avrai capito io sostengo la tesi che la smart city non è un insieme casuale di macchine.

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