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Che ci fa un Parco Scientifico Italiano a Boston-Ovvio…un accordo con il MediaLab

Ormai me lo chiedono in troppi: cosa stai combinando a Boston.

Semplice stiamo progettando un “non edificio”.

Il prototipo di un “non edificio” per una smart city.

Ci intrighiamo a discutere di un “sesto” senso da sviluppare. Cinque sensi sono troppo pochi per cogliere la ricchezza offerta dalla realtà virtuale.

E intanto progettiamo “non pareti”, “non mobilio”, un “non edificio” “green building machine”.

Divertente, intrigante….guardate le slide che seguono.

p.s. questo è un edificio progettato per essere costruito. Niente chiacchiere, fatti. Un gruppo MIT di coreani, cinesi, greci, turchi, italiani, americani lavorano per noi.

Altri particolari, più avanti…..non siate troppo curiosi.

 

8 risposte su “Che ci fa un Parco Scientifico Italiano a Boston-Ovvio…un accordo con il MediaLab”

Caro Michele , a proposito di sesto senso … se incontri Pattie Maes, salutala affettuosamente da parte mia ! La conosco da 25 anni e ho sempre tentato di convincere gli enti pubblici e privati di ricerca ad invitarla a Milano in occasione di Women& Technologies .
Un abbraccio e ti aspetto a Milano il 7 Novembre

Ho appena scritto una mail alla redazione di wired segnalando progetto lanciato dal Vega e questo post, vediamo se il tema è di interesse!

A proposito, apprendo dai giornali che quest’anno il prestigioso Premio biennale internazionale di Architettura “Barbara Cappochin”, organizzato dall’omonima fondazione padovana, è incentrato sul tema della rigenerazione urbana sostenibile. Visto che questo Premio prevede, oltre alla realizzazione di una mostra, anche l’organizzazione di una serie di workshop e convegni ( si veda: http://www.bcbiennial.info/la-mostra_2422207.html) perchè il PST Vega non organizza nell’ambito di tale Premio un convegno sul tema delle smart cities, dove magari presentare pubblicamente il progetto oggetto di questo post?

Saluti

Paolo

Da nulla sono in questo gruppo, e vi saluto. Mi ha colpito un commento: “Se affermo che è un problema di cultura degli insegnanti italiani, quanti ne faccio incavolare?”.
Dico io, se si incavolano qualcosa di storto c’e’. Cultura è termine talmente vasto da contenere tutto. Ma cultura significa anche capacità di vedere oltre il proprio naso, autonomamente e non solo se portati per mano. Cultura è sesto senso.

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