Grazie all’Ordine dei Giornalisti del Veneto il 28 febbraio organizziamo qui al VEGA un seminario sul Citizen Journalism.
Se c’é una cosa che mi piace dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto (grazie Gianluca Amadori, grazie Orazio Carrubba) è la disponibilità coraggiosa a misurarsi con il nuovo.
L’irrompere massiccio dei social network sta cambiando l’essenza dell’essere giornalisti, del fare informazione.
Ovvio, andranno (vanno) pensati nuovi modelli di business, posti di lavoro andranno distrutti, nasceranno altre professionalità.
Ciò che è importante è avere piena coscienza di questo processo.
E allora, ha ancora senso una TV generalista che si regge grazie al pagamento “coatto” di un canone? Perché devo pagare per vedere Bruno Vespa ed Emilio Fede di cui non mi interessa nulla? Solo perché possediamo uno strumento televisivo? Lo streaming televisivo necessita del pagamento di un canone pubblico?
Si dirà che la RAI eroga un servizio pubblico. Se la RAI eroga un servizio pubblico, io sono Nonna Papera.
Io (come molti altri) sono disponibile a pagare solo ciò che mi interessa. E allora, concorrenza (sui contenuti) e mercato (dei contenuti).
Il resto…il resto il 28 febbraio al seminario al VEGA.