Più ci addentriamo nei bandi sulle Smart Cities, più parliamo di Agenda Digitale, più è necessario precisare meglio l’oggetto dell’intelligenza.
Temo altrimenti che questi saranno i bandi delle “macchine intelligenti” e non del “genere umano intelligente”.
Segnalo questo link “Smart cities nel mondo: 8 esempi di innovazione“.
E’ il tipico assemblaggio di applicativi, peraltro molto diversi tra di loro come logica e approccio. Alcune sono ottime idee. Ci manchebbe.
Ma, la città intelligente non è il fumetto di Nembo Kid (guarda figlio mio, il meraviglioso futuro che ci attende!!!).
In questo modo si sommano in modo stocastico Barcellona, a Madrid, a Masdar City, a Venezia.
Già, anche Venezia. Gli esempi riportati sono tutti applicativi e ambiziose iniziative (correva l’anno del Signore 2006) ideati dal sottoscritto.
Ne sono fiero perché li ho concepiti quando di smart city non parlava nessuno. Al massimo si parlava di banda larga e di wifi.
Il problema è che Venezia non è una città intelligente (come non lo sono Madrid, Barcellona, ecc.ecc.).
Non basta una buona infrastruttura web, buoni applicativi per essere smart. E’ difficile da capire?
Continuo ad insistere che il terreno da esplorare è quello della gestione dei dati generati dai dialoghi su social, dalle macchine, dall’uso dei portali.
I dati vanno veicolati efficacemente (ecco l’importanza di una struttura in fibra ottica), messi in relazione tra di loro su strutture di cloud computing.
L’intelligenza di un’area urbana sta nella capacità di utilizzare dati, di implementarli suscitando le energie social delle persone ecc..
Vi segnalo invece l’osservatorio messo in piedi da “Cittalia“.
Tenetelo d’occhio.
1 risposta su “Città intelligenti…e dove sta l’intelligenza?”
A dire il vero le città intelligenti esistono, anche se bisogna (come sempre) intendersi sulle terminologie. Il computer è intelligente? Sì e no: lo è come strumento di supporto che aiuta l’uomo a fare cose che altrimenti non riuscirebbe a fare con la stessa praticità e velocità.
Le città intelligenti esistono? Sì e no: se vengono introdotti nuovi servizi che sfruttano l’automazione per portare valore aggiunto (anche minimo), aiutano a gestire meglio il Crm (citizen relationship management) perché no?
personalmente ne scrivo spesso, in tutti i modi possibili (http://thebizloft.com/content/quando-si-parla-di-smart-citites-la-sfida-non-e-solo-tecnologica/)
Il problema, come per tutte le innovazioni, è che c’è ancora poca cultura e poca conoscenza e così bisogna cominciare a parlarne, in tanti modi diversin(anche stocastici), offrendo tanti spunti di vista, tante suggestioni, tante occasioni di riflessione… per generare attenzione, per creare interesse, per stimolare la discussione o la giusta sinergia tra chi può davvero aiutare a fare la differenza di questa intelligenza che in giro per il mondo si trova…