Continuo a sostenere che la via alla città smart passa, prima di tutto, nella capacità di coinvolgere i city user in ogni aspetto della vita cittadina.
Anche a partire da quegli aspetti che possono sembrare banali.
La quantità di tecnologie IT presenti in un ambiente urbano vengono dopo. Prima di tutto ci devono essere cittadini #consapevoli.
Prima di tutto le Pubbliche Amministrazioni devono promuovere piani di alfabetizzazione digitale di tutta la popolazione. Tutta, indistintamente!!!
Di seguito una bellissima app utilizzata dall’Amministrazione Comunale di Boston che consente ai cittadini di segnalare problemi che si vengano a manifestare in alcuni ambiti della vita cittadina. La app si chiama Citizen’s Connect.
Questa app mi piace particolarmente perché garantisce georeferenziazione e alti livelli di interazione tra i city user e la governance cittadina.
Qualche anno fa (quando non si usava in nessuna parte d’italia e poco nel mondo) ho inventato per il comune di Venezia IRIS. IRIS è una piattaforma di interazione tra i cittadini e l’Amministrazione Cittadina che consente ai primi di poter segnalare disfunzioni relativamente alla manutenzione urbana.
Il Comune deve organizzarsi per rispondere sempre e comunque ai cittadini. È bandito il termine tanto caro ai burocrati “non è di mia competenza”.
La difficoltà non è stata tanto quella di elaborare un software semplice e “empatico”, quanto piuttosto quella di “costringere” la macchina comunale ad adeguarsi ai bisogni e alle priorità dettate dai cittadini.
In tutti i casi esempi come quelli di Boston e IRIS rappresentano una generazione di applicativi che una città smart deve necessariamente incentivare.
Perché smart?
Smart, perché attiva le energie di una città in modo collettivo e organizzato, risolvendo problemi e apportando evidenti benefici al bilancio comunale.
Smart, perché costringe la burocrazia cittadina ad adeguarsi ai cittadini non “digitalizzando l’esistente”.
Michele Vianello
Naturalmente (altri esempi e metodologia) vi invito a leggere il mio libro “Smart Cities-Gestire la complessità urbana nell’era di Internet”.
4 risposte su “Cittadini e #smartcities – La necessaria alfabetizzazione digitale”
Sottoscrivo
“Prima di tutto le Pubbliche Amministrazioni devono promuovere piani di alfabetizzazione digitale di tutta la popolazione. Tutta, indistintamente!!!”
le Scuole possono fare da volano
http://alfabetizzazionedigitale.blogspot.it/2013/03/i-ragazzi-ipsia-studiano-su-facebook.html
Mi dispiace…eri finito nello spam. Succede. L’importante è non agitarsi e non accusare inutilmente.
grazie del commento
CENSURATO
Scusa non ho ricevuto nessun commento…..quindi….gran calma e mandalo ehhhhh!!!!