Dopo aver fatto un keynote con tante slide sul crowdsourcing, vi offro alcuni principi che mi piacerebbe discutere.
1- LE PIATTAFORME WEB 2.0 E INTERNET HANNO CONSENTITO LO SVILUPPO DEL CROWDSOURCING;
2- LE PIATTAFORME WEB 2.0 HANNO CONSENTITO LO SVILUPPO DELL’OPEN INNOVATION;
3- IL CROWDSOURCING E’ UNA FORMA DI OPEN INNOVATION;
4- IL CROWDSOURCING E’ UNA FORMA DI PARTECIPAZIONE GRATUITA E VOLONTARIA;
5- IL CROWDSOURCING E’ UNA FORMA DI ESTERNALIZZAZIONE DA PARTE DELLE AZIENDE DELLE ATTIVITA’ DI RICERCA E/O SVILUPPO PER ATTINGERE ALLE RISORSE INFINITE DEL “SAPERE” IN TUTTO IL MONDO;
6- IL CROWDSOURCING E’ UNO STRUMENTO DI AGGREGAZIONE “UNA TANTUM”;
7- NON ESISTE PIU’ IL LUOGO DI LAVORO. ESISTONO LUOGHI DOVE SI CONCENTRANO LE CONOSCENZE DA UTILIZZARE.
Discutiamone, davvero. Una cultura open è fatta di contributi e di arricchimento che nasce da uno sforzo collettivo.
4 risposte su “Considerazione sul web e il crowdsourcing”
Se vuoi una visione un po’ “nuova” sul crowdsourcing, leggi il libro di Carlo Formenti “Sfruttati e felici”, bello davvero 🙂
Certo che lo leggo.Ci mancherebbe!!! Un pò di sana prevenzione…quando sento parlare di sfruttamento nei mondi web (in altri mondi del lavoro mi è più chiaro di cosa parliamo) mi viene un pò l’orticaria. Mi interessa di più leggere Tapscot e Williams, una visione dei mondi nuovi “positiva” e “ottimista”.
Dalla crisi si esce solo riconducendo il sistema economico alla equita sociale.
Siamo in presenza di una crisi strutturale che coinvolge l’intero sistema ecologico-umano considerato nella sua interezza.
Questo comprende un profondo cambiamento che pone:
a) l’ esigenza prioritaria della equita’ economica,
b) la necessita del rispetto ecologico relativamente alle interazioni con l’ambiente naturale,
c) la riconversione socio -culturale, tendente a dare valore al lavoro e la sua evoluzione tra lavoro manuale in lavoro intellettuale.
Una rinnovata crescita del sistema e’ possibile solo favorendo un feedback positivo tra i precedenti elementi di fondamentali cambiamento che caratterizzano l’evoluzione del sistema tra la epoca industriale, ormai obsolescente, e la futura economia della conoscenza.
L’ epoca industriale, nella ricerca di profitti crescenti sulla base della competitivita’ e’ ormai in fase inarrestabile di decrescita, che tende direttamente al collasso , infatti la innovazione e’ stata utilizzata tramite il marketing principalmente nella direzione di favorire l’ Economia del Lusso, che porta al disequilibrio economico sempre piu acuto e pertanto decreata il limite sociale dello svilppo e di conseguenza anche della possibilita di una effettiva ed ampia espansione dei mercati.
L’ Economia del Lusso pertanto comporta una inarrestabile corsa speculativa , là dove si perde la antica capacità di autoregolazione dei mercati nel superamento delle crisi economiche ricorsive, che oggi non piu possibile proprio in quanto la speculazione finanziaria estremizza il disequilibrio economico e sociale, che e’ di fatto il deterrente fondamentale dello sviluppo sociale ed equilibrato dei mercati.
Nella crisi strutturale contemporanea e’ necessario pertanto agire in fretta nel “bloccare ogni forma di speculazione finanziaria” per riconvertire verso una rinnovata equaglianza economica e sociale, le reali opportunita di sviluppo ; quindi sono necessarie azioni concertate per ottenere una piu’ equa redistribuzione delle ricchezze , in modo da arrestare la spirale di escusione sociale ed economica.
Risulta evidente che nello scenario globale è sempre più quello in cui ricchezza e benessere di sempre piu’ pochi determina un vasto panorama di esclusi della utilizzazione delle ricchezze , infatti i cosidetti “nuovi poveri e disoccupati” ,si contano ormai in molteplici milioni di persone nei i paesi a piu elevata industrializzazione quali l’ Europa e gli Stati Uniti, conducendo di conseguenza ad una progressiva dissoluzione dello stato sociale e quindi al una perdita di valori culurali ed ambientali che determinano la crisi strutturale che stiamo vivendo
In particolare e’ decesisamente un fattore di descescita della vecchia societa industriale la sempre maggiore precarizzazione di un gran numero di giovani laureati e diplomati cosi che il problema della nuova povertà sta diventendo socialmente sempre più grave e in continua crescita e con il tempo quando i giovani di oggi diverranno vecchi sara del tutto insostenibile.
In conlusione e decisivo riconvertire la Economia del Lusso che spesso e’ stata solo una quistione di marketing e di reclamizzazione anziche’ corrispondere ad una reale produzione di qualità capace di dar vita al benessere sociele ed economico e dare sviluppo al lavoro nella futura societa della conoscenza in un ambiente pulito e salubre e culturalmente elevato.
Paolo Manzelli 05/GENN/12 FIRENZE
http://dabpensiero.wordpress.com/
http://www.siamotuttigiornalisti.org/it/content/il-capitalismo-del-lusso
Opinione – autore: MANZELLI – pubblicazione del: 06-01-2012
La spirale recessiva accompagnata da una inflazione in crescita rischia a breve di rendere inutili i sacrifici prodotti dalle recenti manovre di recupero del debito pubblico . Infatti e’ necessario capire che la crisi che stiamo attraversando e’ strutturale e cioè che è entrato in saturazione un ciclo economico dominato da vecchie modalità di produzione e di stili di vita che hanno incentivato la Economia del Lusso.
La Economia del Lusso ha infatti agito sistematicamente nel creare un gap insostenibile nelle distribuzione del reddito, proprio al fine di sostenere la produzione ed il mercato del lusso, Infatti si è permesso di favorire il potere di acquisto di classi privilegiate anche non indagando troppo sui loro redditi in funzione dei pagamento delle tasse.
In tal modo l’ Economia del Lusso e stata sostenuta politicamente per molteplici anni, anche se la spirale di crescita verticale della Economia del Lusso determinava di concerto disoccupazione in molti altri settori della produzione e del lavoro professionale.
La casta politica, anch’essa tendente ad arricchirsi interessandosi principalmente dei propri guadagni, ha permesso di incentivare la accettazione di stili di vita tendenti ad apprezzare i consumi del lusso, valorizzandone con la reclamizzazione ed le strategie di marketing e di design della moda, quello stile di vita basato su una invidiabile vuotezza del superfluo che viene spacciata per status simbol della creatività contempoanea .
L’ Economia del Lusso va quindi riconverita perchè il sistema strutturale di produzione del lusso è entrato in saturazione mentre la produzione che ha nuove possibilità di crescita nel mondo globale si accentra in altri settori chiave della innovazione tecnolgica e scientifica che definiscono il passaggio tra la vecchia società industriale e la futura società della conoscenza.
Pertanto sono le componenti strutturali della economa che andranno riconvertite in modo da consentie lo sviluppo di nuove modalità di produzione e di lavoro piu rispettose dell’ ambiente capaci di conseguire una sostenibilità economica duratura.
Il processo sostanziale che puo farci uscire dalla crisi strutturale contemporanea è quindi essenzialmente quello di riconvertile la Ecomomia del Lusso in altre produzioni ad elevato contenuto scientifico e tecnologico che possano determinare prospettiva di reddittività, di impiego di laureati e diplomati di lungo periodo, perchè si associano a nuove possibilità di distribuzione più equa del reddito nel lungo termine senza le quali il sistema economico dei paesi industrializzati è destinato al tracollo.
Una nuova ottiva di politica economica è quindi necessaria per rinnovare la strategia di produzione e management innovativo della impresa basata su competenze avanzate scientifiche e tecnologiche, anziché su quelle dei design della moda e del marketing del Lusso, ormai divenuta evidentemente socialmente insostenibile .
In questa prospettiva di riconversione del sistema produttivo ed economico il mondo femminile ha una grande responsabilità sociale tesa ed intenzionata a non rendere più sostenibile la deleteria economia del lusso in quanto la sua riconversione dipenderà anche dalla acquisizione di una nuova mentalità critica per il lusso superfluo. Infatti il lusso non potra più’ essere spacciato per creatività contemporanea mentre è spesso solo vestigia di packaging che determina inutili sprechi e favorisce una insana stupidaggine negli atteggiamenti della gente che si pavoneggia per essere rivestita di noti marchi delle aziende del Lusso.
Vedi anche : http://dabpensiero.wordpress.com/ ;
http://www.edscuola.it/archivio/lre/art_of_innovation.pdf ;
http://www.psicolab.net/public/pdfart/10081.pdf
BUONA BEFANA 2012 paolo
ECONOMIA CIRCOLARE ed INNOVAZIONE FRUGALE Impegnarsi nel “Cambiare Verso per un Ritorno al Futuro” e’ lidea fondante per superare la crisi della ECONOMIA del LUSSO , che ha condotto ad un consumismo sfrenato, portato all’eccesso, che e’ divenuto insostenibile soprattutto perche si realizzano beni che non sono ecosostenibili o riciclabili, … e viceversa rilanciare la ECONOMIA CIRCOLARE tendente a ridurre a zero i senza spreco sviluppando la INNOVAZIONE FRUGALE che ha permesso lo sviluppo di Micro e Piccole Imprese della Italia nella meta’ del secolo scorso ed oggi e’ la strategia che guida lo sviluppo del paesi emergenti ( India, Brasile,sud Africa ed tanti altri). Vedi Economia del lusso : http://www.edscuola.eu/wordpress/?wpfb_dl=807 : paolo manzelli ;egocrreanet2012@gmail.com . http://www.edscuola.it/lre.html ;