Gli amici di MyCowo (che ringrazio) hanno pubblicato questa infografica che rappresenta, meglio di tante parole, il fenomeno del coworking in Italia.
Ormai da qualche anno anche in Italia i coworking stanno diffondendosi su tutto il territorio nazionale. Siamo usciti dalla fase pionieristica.
Il coworking in Italia è ormai una realtà. Deve trovare una propria motivazione sociale che lo rafforzi definitivamente.
Ciò che mi preme sottolineare in questa sede è che i coworking sono, prima di tutto, dei luoghi di condivisione.
Le persone frequentano i coworking per condividere idee, per cercare idee e, in virtù di questi processi culturali, per creare nuove fonti di business e realizzare nuove dimensioni imprenditoriali.
C’é un numero crescente di persone che credono nell’economia della condivisione. Sempre di più l’economia dell’innovazione (e non solo) si baserà sui processi collaborativi. Si può dire ormai con forza #shareordie.
L’estendersi del mobile e del cloud computing ha creato le basi affinché il lavoro in mobilità si diffonda con sempre maggiore efficacia.
D’altronde le imprese di successo sono spesso quelle dove i processi di condivisione della conoscenza si sono consolidati e le prassi organizzative sono improntate all’apertura.
Ecco un motivo in più perché negli ambienti urbani si moltiplichino questi luoghi di condivisione, maglio perché perché si affermino gli ecosistemi di innovazione.
Ecco un motivo in più perché l’auspicabile mescolanza di culture innovative dia luogo al diffondersi a processi innovativi nell’intero tessuto cittadino.
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