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Datemi un tablet e vi solleverò il mondo – Atto secondo

La discussione che si è sviluppata sul gruppo Linkedin ha offerto idee, suggestioni e contemporaneamente ha dimostrato come il tema sia maturo da affrontare.

  1. Siamo in presenza di un evento culturale di fortissimo impatto.

La scelta di acquistare un IPAD 2 è prima di tutto un fatto emozionale e culturale. Milioni di persone hanno, o avranno un IPAD. E’ lo stesso meccanismo che ha fondato il successo del IPHONE. Gli altri competitors (Google in primis) si stanno adeguando. Risultato, milioni di persone nei prossimi anni adotteranno un tablet.

  1. Poiché siamo in presenza di un evento non puramente “tecnologico”, ma culturale/emozionale, sarà impossibile, per qualsiasi azienda non tenerne conto. Ricordatevi l’icona Obama che spediva continuamente mail con il suo RIM quale effetto imitativo ha generato.
  2. Ho tra le mie mani uno strumento leggerissimo (ecco perché sarà competitivo con il tradizionale portatile, fino a sostituirlo). Ho a disposizione una piattaforma di convergenza non solo di applicativi tradizionali (agenda, mail, videoscrittura ecc.), ma di n… alla potenza applicativi; spesso ibridi utilizzabili sia per il lavoro che per lo svago. Nei prossimi anni la comunità degli sviluppatori (non importa se per piattaforme Apple o Android) sarà indotta a produrre apps di nuova generazione, per nuovi usi. Ciò genererà una fortissima flessibilità rispetto ai pacchetti di software tradizionale. Ho a disposizione uno strumento dotato di telecamere che mi consentiranno di tenere teleconferenze e chat anche in mobilità. Devo proseguire????
  3. Allo sviluppo del mondo tablet si accompagna la “rivoluzione” del cloud computing. Il tablet consente la piena esplicitazione della virtualizzazione dei software (SAAS), ma anche dei contenuti, sia personali, che aziendali.

Provate ad immaginare queste semplicissime innovazioni (mie osservazioni) se applicate al mondo delle aziende e della P.A..

Ora capite meglio perché mi immagino il VEGA come luogo di sperimentazione.

Tralascio, perché ovvie, tutte le considerazioni sul rapporto costi (soprattutto investimenti in tablet e software per consentire ai server di dialogare con il tablet) e benefici per un azienda.

4 risposte su “Datemi un tablet e vi solleverò il mondo – Atto secondo”

Allora riepilogando,per il futuro prossimo abbiamo :
– internet 2 a banda larga
– rete in fibre ottiche , meglio se wi-fy
– sviluppo e uso di software , via cloud
– tablets
Cosa manca ? Per la distribuzione delle risorse e potenzialità , non manca niente .
Per far funzionare il tutto bene , manca la garanzia di continuità dell’energia necessaria .
Non sono ammessi black out . Vuol dire paralisi totale ; macchine impazzite .
Quindi , vuol dire approvvigionamenti energetici in diverse forme , scale e canali di distribuzione .
Vuol dire fonti di energia rinnovabili e/o inesauribili .

Tutto sommato mi sembra che ci stiamo muovendo verso la strada giusta . Pero cxxxx , come siamo lenti .

Allora riepilogando,per il futuro prossimo abbiamo :
– internet 2 a banda larga
– rete in fibre ottiche , meglio se wi-fy
– sviluppo e uso di software , via cloud
– tablets
Cosa manca ? Per la distribuzione delle risorse e potenzialità , non manca niente .
Per far funzionare il tutto bene , manca la garanzia di continuità dell’energia necessaria .
Non sono ammessi black out . Vuol dire paralisi totale ; macchine impazzite .
Quindi , vuol dire approvvigionamenti energetici in diverse forme , scale e canali di distribuzione .
Vuol dire fonti di energia rinnovabili e/o inesauribili .

Tutto sommato mi sembra che ci stiamo muovendo verso la strada giusta . Pero cxxxx , come siamo lenti .

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