Sollecitato ottimamente da Stefano Micelli (all’inaugurazione della nuova sede di Engineering) ho provato a delineare nuovi scenari di sviluppo al VEGA.
Della serie: “Michele facci sognare”.
Ed eccomi teorizzare, ancora una volta, il passaggio dell’uso del tablet dall’ambito consumer, anche a quello enterprise e, perché no alla P.A..
Ed eccomi delineare uno scenario in cui il tablet (anche quello ad uso personale) diventa l’inseparabile compagno di lavoro.
Ovviamente questo sviluppo nell’uso del tablet consente di ideare applicativi diversi per mondi “produttivi”.
Ciò che è interessante, anche per il futuro del VEGA, è la condivisione da parte di Engineering di lavorare anche in questo settore. D’altronde, il mondo “del pubblico”, sanità in primis può ottenere risultati positivi dall’estensione dell’uso del tablet.
Ci si è chiesti, perché Engineering al VEGA? Per creare sinergie, per sviluppare ricerca, per rafforzare l’indotto, per guardare con occhi diversi non solo alla P.A., ma anche al mondo della piccola e media impresa del nord est che ha tanto bisogno di innovare.
Le mie “teorie” trovano quotidianamente conferme. Segnalo l’Osservatorio tablet, pubblicato da Corriere Economia e Rapporto tablet, pubblicato da Repubblica Affari&Finanza (entrambi pubblicati il 14 marzo 2011).
4 risposte su “Datemi un tablet e vi solleverò il mondo-Atto terzo, Engineering al VEGA”
Ciao Michele,
ti segnalo che Engineering ha istituito ad inizio 2010 un vero e proprio Centro di Competenza sulle piattaforme Tablet. Questo gruppo di lavoro, nato da una sinergia tra la Direzione Ricerca e Innovazione e la Divisione Industria e Servizi, opera ora su tutti i mercati ed ha esperienze, competenze e referenze su applicazioni industriali e B2B.
Abbiamo presentato la prima applicazione B2B industriale su iPad il 28 Maggio 2010, giorno di uscita del iPad in Italia.
Ti segnalo a tal proposito questo mio articolo http://bit.ly/bkTkUc del Luglio 2010 in cui cerco di delineare la collocazione Enterprise delle piattaforme tablet, da quel giorno le cose si sono evolute significativamente.
Ciao
Max
Grazie Massimo della segnalazione. Michele
Michele, tutto molto bello, ma vorrei che non ti dimenticassi delle piccole start-up, quelle che vivendo d’aria (probabilmente quanto costa alla Engineering un analista, un’altra galassia…) investono nelle persone e nelle idee cercando di creare il loro network sostenibile, formato da aziende che vivono situazioni simili alla nostra e sono disposte a condividere idee e visioni, investendo tempo e risorse per un successo comune.
Seppur riconosco tutta l’importanza strategica delle grandi imprese, che danno lustro al nostro paese e che hanno la massa per portare aventi grossi progetti innovativi nella sanità e nella p.a. , a noi piacerebbe che Vega diventasse una struttura ancor più flessibile per la start-up e la micro azienda. Una piccola provocazione per lavorare meglio insieme 😉
Grazie Roberto. Non dimentico le piccole e piccolissime imprese, vero punto di forza del VEGA. Sottolineo con soddisfazione l’arrivo di “una grande”. Quotidianamente incontro fondi di venture da impegnare per il vostro sviluppo. Quanto vuoi vieni a trovarmi che ti racconto. Un abbraccio.