Siamo sempre a protestare e a lamentarci perché non c’é Internet, perché la scuola non funziona, perché vorremmo il meglio per i nostri figli, ma non ce lo danno.
Naturalmente qualche ragione ce l’abbiamo se protestiamo.
Ma, c’é anche chi, genitori e insegnanti si tira su le maniche e agisce, e vende torte e prepara i cappelletti (siamo in Emilia Romagna), e organizza le biciclettate.
In questi giorni abbiamo celebrato Internet, il suo sbarco in Italia, cosa potremmo fare se …
Vorrei raccontarvi una storia. Questa esperienza è replicabilissima in ogni nostra città, piccola o grande che sia.
È la storia di mamme e di insegnanti della scuola di San Polo d’Enza.
La scuola di San Polo d’Enza ancora qualche anno fa ha ricevuto i contributi pubblici per acquistare la LIM. E loro, insegnati e genitori, li hanno utilizzati bene.
Ma,come noto l’appetito vien mangiando. Come trovare altri finanziamenti per comprare un’altra LIM?
Presto fatto. Ad ogni festa del paese di vendono torte, cappelletti, prelibatezze.
Con i fondi ottenuti e con l’aiuto dell’Amministrazione Comunale si implementa la dotazione informatica, si acquista un’altra LIM, si ampliano le dotazioni scolastiche in generale. E anche oggi I maggio, eccole in piazza indomite, coraggiose, cittadine, smartcitizen.
Raccontarci le virtù di Internet è troppo facile, inveire (spesso a sproposito) contro la scuola pubblica e la P.A. è facilissimo. Tirarsi su le maniche è invece virtuoso. Ecco il senso della mia storia.
Come li ho trovati? Semplice. Mi hanno trovato loro, mi hanno invitato a raccontare ai genitori, agli insegnati, ai ragazzi i vizi e le virtù di Internet. È nata una amicizia, un rapporto di stima, una nuova storia da raccontare.
Amici cari, fuori dalle aule e da Facebook dove continuiamo a parlarci tra gruppi di esperti.
Copiamo una volta tanto dai cittadini. A lezione di civismo.
DI SEGUITO LE SLIDE CHE HO PROIETTATO.