Leggendo l’articolo “When did social media become anti-social?” mi sono imbattuto in questa affermazione, é necessario che ci concentriamo sul come essere animali sociali, piuttosto che sul come affermare la nostra presenza social.
L’articolo indica gli errori che si possono commettere ritenendo, magari inconsciamente, che la nostra vita sociale si espliciti, prima di tutto, su Facebook, piuttosto che su Instagram.
Non ho mai assistito, sui social network (soprattutto su Facebook) ad un tale concentrato di esibizionismo, di autocelebrazione, di essere “contro”, di critica, come in questo periodo.
Non ho mai visto, come in questo periodo, il “digitale” essere concepito come un fine, piuttosto che come un formidabile strumento.
Naturalmente così ci si schianta e la grande forza del social viene dispersa.
Queste riflessioni mattutine (mentre vado ad alfabetizzare digitalmente) le rivolgo prima di tutte a me stesso, ad un “digital evangelist”.
Ho bisogno urgente di recuperare un sano “umanesimo analogico”, d’altronde, la mia idea di città smart é sempre stata incentrata sull’homo habilis.
Vediamo di essere un pò di più coerenti.