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Fiom, giornalisti, citizen journalism

I miei amici dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto sono dei bei temerari.

Invitare uno come me a concludere un affollatissimo seminario sul citizen journalism, è come se Landini mi avesse affidato un intervento sulla morte della fabbrica fordista al Comitato Centrale della FIOM.

Eppure, perché edulcorare fatti evidenti e negare la rivoluzione in atto?

Ognuno di noi grazie alle piattaforme social (gratuite) oggi può comunicare con il mondo.

Meglio, può dialogare con il mondo.

Che cos’é la notizia nel mondo del web 2.0? Sicuramente non è più il frutto esclusivo dell’attività di una persona che viene definita (…da un editore, da un datore di lavoro, da chi?…) giornalista.

Oggi anche grazie alla nostra attività sul web esistono miliardi di commenti sulla realtà nel suo divenire. Sono notizia? Sono informazioni? Ovviamente dipende da tanti fattori, soggettivi ed oggettivi.

Ciò che è certo, è che viene meno il potere unico ed esclusivo dei giornalisti e degli editori.

E ciò che è ancora più evidente (non a tutti) è che il “mercato” della notizia non è più gestito in regime di monopolio a fronte di compensi economici.

Ciò che paga oggi è la capacità di diventare autorevoli “ricercatori di verità” nel mare infinito chiamato web. La professionalità è sempre di più la capacità di mettere insieme “cose”, di verificarle, di renderle “notizia”.

Sicuramente questo dovrà diventare il mestiere del giornalista.

1 risposta su “Fiom, giornalisti, citizen journalism”

In effetti dovrebbe già essere (stato) così. La professionalità, oltre che nel fact-checking, si esprime nel contestualizzare la notizia. Singola, per il giornalista, mentre per il media è la composizione dell’insieme per avvicinarsi a una lettura dell’insieme per fornire una interpretazione della realtà, imho.

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