Un corretto approccio organizzativo, rispettoso della legge.
Nei giorni scorsi ho tenuto un webinar (grazie ad ANCITEL) dedicato al FOIA.
Moltissima partecipazione, molte domande in chat. Non pochi partecipanti mi hanno chiesto le slide che mi hanno supportato nel corso della “chiacchierata on line”
Eccole. Spero vi siano utili.
Di seguito vorrei però ribadire alcuni concetti, pensando al FOIA dal punto di vista degli Enti Locali (e di tutto ciò che é “pubblico”, municipalizzate comprese).
Fino ad ora, giustamente, si è ragionato di FOIA pensando all’esercizio di un diritto da parte dei cittadini.
Ciò é corretto. La ratio che ha guidato il legislatore é quella secondo la quale l’accesso generalizzato esercitato da “chiunque“, “senza giustificazione“, possa favorire (in teoria, aggiungo io) i processi di partecipazione democratica e il controllo da parte dei cittadini sull’attività della Pubblica Amministrazione.
Tuttavia, perché questo processo si realizzi sul piano pratico è anche necessario che le Pubbliche Amministrazioni si organizzino e formino tutto il loro personale perché (
come ha affermato recentemente l’ANAC) “La
trasparenza diviene principio cardine e fondamentale dell’organizzazione delle pubbliche amministrazioni e dei loro rapporti con i cittadini …. mentre la riservatezza e il segreto
eccezioni.”
Come capirete affinché tutto ciò si traduca in realtà e divenga pratica costante nella vita di ogni giorno la trasparenza va organizzata.
A sua volta, l’organizzazione della trasparenza si fonda su una “corretta digitalizzazione” che consente l’accesso (digitale o analogico poco importa) da parte dei cittadini.
L’immagine che segue esemplifica la “strategia” da adottare.
Il passaggio da una visione della digitalizzazione procedurale al disegno di un processo di erogazione di servizi basato sulla partecipazione, la trasparenza e il controllo non é banale, necessita appunto di una strategia di lungo periodo.
Cari Sindaci (e Segretari Generali o Dirigenti) la strategia non può darvela il fornitore di servizi informatici. Voi dovete darvi una strategia, trasformarla in un atto organizzativo e, successivamente, imporla ai fornitori.
Tuttavia é necessario operare fin da subito per rispondere agli obblighi legislativi.
L’immagine che segue traccia alcune azioni che vi consentiranno “nel breve” di attivare i fondamenti di una “organizzazione trasparente“.
Sembrano attività banali ma, in realtà, siete già tutti in ritardo.
Ricordo a tutti noi che:
l’attivazione del diritto dei cittadini all'”accesso generalizzato” risale al 23 dicembre 2016;
l’adeguamento di Amministrazione Trasparente deve essere attuato entro il 31 gennaio e che il link alle banche dati nazionali deve essere fatto entro giugno del 2017.
Infine: é necessario che le fasi di fascicolazione degli atti, delle informazioni, dei dati siano organizzate e codificate fin da subito. È necessario inoltre che il processo di fascicolazione sia digitalizzato fin da subito come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale.
Di seguito due immagini esemplificano il ciclo virtuoso di organizzazione della fascicolazione.
È finita un’epoca della vita della Pubblica Amministrazione autoreferenziale e estranea ai cittadini, percepita come “nemica” e “persecutoria”.
Il FOIA e il CAD hanno messo le basi perché il cittadino divenga protagonista (controllore é un termine che ideologicamente non mi appartiene).
Tuttavia questo processo non avrà esiti scontati. A me interessano poco le sanzioni per gli inadempienti. Il processo funzionerà se consapevolmente i pubblici dipendenti diventeranno protagonisti di questo processo.
Ma, perché ciò avvenga, la trasparenza andrà organizzata. Questa é la nostra agenda per il 2017.
2 risposte su “Il FOIA: ovvero la necessità di “organizzare la trasparenza””
Grazie per il materiale molto interessante
grazie