Di seguito troverete le slide della lezione che ho tenuto nei giorni scorsi all’Università Bocconi. Il tema assegnatomi era “La comunicazione politica dell’epoca del Social Networking”.
Ciò che voglio segnalare con piacere è l’uso dei game al fine di simulare la conseguenza delle diverse azioni di governo su un territorio urbano.
Il professor Luca Buccolero e la sua collega Elena Bellio (li ringrazio davvero per l’opportunità) hanno adottato, tra gli altri strumenti di apprendimento degli studenti, anche il game SimCity che molti di voi conosceranno bene.
Mi ha fatto un piacere immenso vedere gruppi di ragazzi “modellare” le loro città e riflettere sulle interazioni che si vengono a creare tra le azioni di governo e lo sviluppo delle città.
Perché tutto questo mio entusiasmo?.
Chi mi segue sa che, da tempo, teorizzo la necessità che la “gamification” (assieme ad una pratica sociale chiamata hacking the city) divenga uno strumento al servizio di chi fa politica, di chi amministra una città (ma non solo).
Scrivo nel mio prossimo libro “Costruire la Smart City” (a giorni si esce ecco una anticipazione):
“La finalità di questa fase del serious game sarà innanzitutto quella di immaginare senza vincoli, sarà poi quella di tradurre in realtà una progettazione comune, sarà quella di evitare che i “vincoli” al nostro “operare quotidiano” limitino l’attività del nostro cervello.
Immaginate ora una stanza, un tavolo attorno al quale abbiamo visto seduti molte volte il Sindaco, il Presidente della Confindustria, il Segretario Generale dell’Ente, il Presidente della Camera di Commercio. Li abbiamo visti (o è una scena che abbiamo immaginato) litigare tra di loro per qualche ora, partendo da posizioni preconcette, ricercando le parole “giuste” che consentono ad ognuno di loro di comunicare la realtà per come la vedono, rispettando “tristi ritualità” figlie di un passato da superare.
Immaginate le stesse persone che giocano, simulano, immaginano. Persone prive di vincoli formali, convinte di lavorare per un futuro in comune pur tutelando e portando avanti legittimamente i propri interessi.”
Se pensate che io scherzi quando immagino questo scenario, vi sbagliate davvero.
Ringrazio davvero Luca ed Elena, ho trovato davvero una conferma al mio modo di procedere.
Ecco le slide della lezione