In un bel libro sull'”Open Leadership” Charlene Li scrive “Il problema è che la nostra società non da valore alla collaborazione, non la insegna e non la incoraggia: semplicemente non fa parte del Dna di molti leader, fino ad una fase piuttosto avanzata della carriera.
In genere gli studenti vengono valutati sulla base dei risultati individuali, e spesso è soltanto quando approdano al mondo aziendale che gli viene richiesto di lavorare in squadra. E, anche allora, solitamente sono valutati e compensati i contributi dei singoli individui che compongono il team. Il risultato: le ricompense della collaborazione non si riscuotono fino ad uno stadio avanzato della carriera, dunque le persone non hanno la possibilità di sviluppare una mentalità davvero collaborativa.”
Queste sono parole sacrosante.
Questo video viene spesso proiettato ai corsi sul web marketing come l’esempio di un uso flessibile e corretto di Twitter.
Sono assolutamente convinto che questo di Best Buy è un esempio assolutamente intelligente di uso di un social network.
Pochi però si soffermano sul fatto che, se in quella azienda non si fosse affermata a monte una mentalità collaborativa e non ci fosse una fiducia del management nei confronti dei dipendenti, Twitter si ridurrebbe ad essere una BANALE tecnologia.
Ecco svelato perché ritengo inadeguati se non irresponsabili per i danni che stanno causando gli slogan alla CHANGE OR DIE.
Meglio il mio SHARE TO GROW TOGETHER.
Prima le persone disponibili consapevolmente a condividere, la tecnologia è solo al nostro servizio.