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Idee di sviluppo per Venezia. Considerazioni dopo una riunione sul PAT

Invitato dall’Assessore all’Urbanistica Ezio Miceli come Direttore del VEGA alla presentazione del PAT.

Ovviamente il VEGA è, per usare un eufemismo, un “portatore di interessi”.

Un pò di scetticismo era d’obbligo. Ho visto troppi strumenti urbanistici che pretendevano di “mettere le braghe al mondo”

Naturalmente il mondo non si fa “mettere le braghe”. Il tema è, conseguentemente, lo sviluppo dei fattori attrattivi di un territorio.

Il mondo va dove è attratto. Mi pare che Miceli (spero di non essere smentito) faccia propria questa filosofia.

Mi ha colpito l’idea di dividere il territorio il due assi: “l’asse della concretezza” e “l’asse della visione”. Asse della visione è Quadrante di Tessera.

Ovviamente “l’asse della concretezza” attraversa anche l’area del VEGA.

Mi sono permesse di suggerire un ulteriore approfondimento. Dentro questi due assi ideali ci sono punti di sviluppo che vanno meglio evidenziati e favoriti.

L’Università in via Torino e il VEGA assieme (magari collegati dal tram, e da qui all’entroterra mestrino e al Centro Storico) costituiscono forse il più importante polo universitario e della ricerca italiano. Queste intuizioni vanno rafforzate e sviluppate.

Ragionare così mi piace, finalmente un pò di strategia per un “sano” portatore di interessi.

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