Le solite occasioni perdute.
Per carità va bene che si stanzino fondi per la scuola, che si regolarizzino i precari ecc.ecc.. Era ora, dico io.
Tuttavia, le stesse misure potevano andare bene nel 1980, nel 1990, ecc.ecc..
Lo volete capire che il WEB cambia tutto.
Cambia tutto soprattutto nella costruzione del sapere, nell’istruzione, nelle pratiche di condivisione. Questa è l’essenza di una qualsiasi Agenda Digitale.
Non è un problema di LIM, di WIFI, di IPhone.
Figurarsi, ci mancherebbe!!!
Possibile che ancora una volta manchi nel provvedimento del Governo alcun riferimento all’adozione degli ebook, all’adozione delle piattaforme wiki nei metodi di insegnamento.
Potete riusare i libri dei vostri fratelli, dice il Governo. Grande novità, si fa da sempre.
Un quotidiano (La Repubblica) titola “Rivoluzione per i libri di testo”. Almeno tacete. Se queste sono le rivoluzioni….
Smettiamola con questa solfa secondo la quale gli insegnanti vanno prima formati all’uso del web e del digitale ecc.ecc..
E chi li formerebbe???
È la solita visione verticale e autoreferenziale dell’istruzione e del sapere.
Eppure anche in Italia ci sono insegnanti coraggiosi e scuole all’avanguardia.
Almeno replicate e valorizzate le loro esperienze.
2 risposte su “Il Governo, la scuola, le occasioni perdute”
[…] è qui, il resto col digitale non centra, ma non centra neppure col 2013, se è per questo. Lo abbiamo detto, ridetto e anche taggato: se non partiamo dai nostri figli, la consapevolezza globale non arriverà mai. Sono occasioni […]
[…] ma semplicemente evoluto. Chiediamo ovviamente aiuto all’amico Michele Vianello, che sul tema si è sempre dimostrato molto ‘caldo’, mentre prendiamo spunto dalla firma del decreto ministeriale sui libri digitali.Il ministro […]