Disciplinatamente timbrerò.
Sono abbonato, non ci sono i tornelli nei pontili, non credo alla statistica, ma, giuro, timbrerò.
Faccio violenza a mé stesso nell’ubbidire a ordini privi di fondamento, ma, ligio al dovere timbrerò.
Risposto positivamente ai dubbi che mi poneva la mia coscienza rifletto sul futuro.
Ha ancora senso insistere su una carta??
E’ l’epoca del cloud, tutto sta in rete.
E’ l’epoca in cui in molte città si sta sperimentando lo smart phone come strumento (appoggiandosi al cloud) che sostituirà tutte le carte. Se varrà per la carta di credito, figurarsi per quella dell’Azienda di trasporto.
A Venezia ci sono le piattaforme (ne so qualche cosa), proviamo, una volta tanto a essere all’avanguardia.
3 risposte su “IMob, obblighi e futuro”
Non ci riescono ad essere all’avanguardia! Addirittura fanno loro le buone idee che vengono proposte da qualcuno senza nemmeno ringraziare. Purtroppo non si può inseguire per sempre, perché, così, si è semplicemente in costante ritardo…c’è un futuro diverso per questa città…
Hai ragione Matteo. Oggi fa notizia il fatto che Milano sperimenta per il sistema di trasporto proprio gli Smart phone. Capisci quanto mi incavolo quando penso a Venezia.
Il ritardo è un ritardo mentale da parte di chi dirige le aziende municipalizzate. E’ bello sperperare i soldi pubblici con soluzioni che di innovativo non hanno nulla se non far generare profitti agli amici degli amici. Imob è un sistema che viola la privacy, induce all’evasione e ci costa royalty. Peccato che gli ammististratori pubblici non rispondano mai sia civilmente che penalmente delle loro azioni e responsabilità. Questo sarebbe sicuramente, detto alla Panettoni, un “provvedimento positivo”. P.S. i Tornelli andrebbero messi nei bagni ACTV all’isola nova del tronchetto. Dopo la terza volta che si accende la luce arancio con scritto “selezionare titolo” uno… se la fa addosso!