Come ho utilizzato @Canva per insegnare alla Signora Fulvia l’alfabeto digitale.
In questo fine settimana grazie al’Associazione Russi Smart City, ho tenuto un corso di alfabetizzazione digitale.
In questo Storify ho condiviso con voi le attività svolte in queste due giornate.
Insegnare agli anziani word é assolutamente inutile. Siamo nell’epoca di Internet. Per nostra fortuna é finita l’epoca del personal computer. Oggi possiamo condividere le nostre idee e le nostre emozioni grazie al web.
Oggi, sei alfabetizzato digitalmente se sai interagire #consapevolmente con i tuoi simili (e anche con gli oggetti) grazie alle piattaforme web.
Ma, alla Signora Fulvia (e al suo splendido marito con i baffoni), straordinaria massaia di Russi nel cuore della Romagna, a cosa serve il web?
E qui é venuto in nostro soccorso l’uso di Canva. Mi auguro che tutti voi sappiate cosa é Canva.
Canva é un meraviglioso parto della premiata ditta Kawasaky & Co. Canva non é una semplice piattaforma per realizzare immagini. Canva é un social network attraverso il quale possiamo condividere le immagini che produciamo. Provate Canva e non ve ne pentirete (attenzione può procurare dipendenza).
Ma, torniamo alla Signora Fulvia. La Signora Fulvia usa benissimo WhatsApp, altrimenti, a suo dire, non comunica con le figlie e le nipoti. La Signora Fulvia non ama Facebook, non sa cosa farne.
La Signora Fulvia ha bisogno di strumenti che le consentano di far conoscere al mondo (bisogno che abbiamo fatto emergere) le sue straordinarie tagliatelle. La Signora Fulvia fotografava la sua sfoglia sottilissima con una macchina fotografica analogica.
La Signora Fulvia ha conosciuto Instagram, ha capito come scaricare una fotografia, come caricarla su Canva, come produrre una immagine commentata.
I puristi scioccamente diranno: questa non é l’alfabetizzazione digitale. Questa é l’alfabetizzazione digitale; ovvero forniamo ad ognuno ciò che gli serve per interagire grazie al web.
1) Abbiamo fatto felice la Signora Fulvia. La mia parola d’ordine é divertitevi.
2) Chi fa l’evangelist digitale é un poco uno psicologo, perché deve far emergere i bisogni di ognuno. Il web serve a rispondere ai bisogni delle persone.
3) A quel punto, quando é emerso il bisogno, individuiamo lo strumento (la piattaforma web) che risponde alle esigenze del cittadino.
Questi passaggi, che potrebbero sembrare banali, sono invece l’essenza dell’alfabetizzazione digitale.
