Ieri ho anticipato in un mio post la volontà di pubblicare nei prossimi giorni un ebook “Una scommessa da vincere”.
Ho deciso, così per invogliarvi, di anticiparne alcuni concetti più significativi.
Oggi godetevi l’idea che la Pubblica Amministrazione italiana è un “cubo destrutturato”, ultimo baluardo mondiale del fordismo.
La struttura organizzativa della Pubblica Amministrazione è rimasta l’ultima espressione del “fordismo” dopo che si sono affermati in tutto il mondo processi produttivi e modelli organizzativi diversi ormai da qualche decennio.
Proviamo allora a scomporre le fasi “di produzione” di un prodotto-servizio in un Ente locale.
Prima dell’erogazione di un servizio (un prodotto) offerto ad un cittadino, si sommano in una ideale catena di montaggio:
- attività di autoriproduzione della macchina e di autolegittimazione della struttura organizzativa;
- attività orientate al controllo del rispetto della prassi, della procedura, dei regolamenti, delle leggi, della “forma”;
- attività di costituzione dell’atto per consentire l’uso delle risorse economiche stanziate, secondo il principio in base al quale la Pubblica Amministrazione si esprime attraverso “atti amministrativi”;
- attività che consentono l’erogazione del servizio vero e proprio;
- infine, l’erogazione vera e propria del servizio, spesso affidata a soggetti terzi.
Ognuna di queste attività è rigorosamente separata dalle altre rispettando uno schema organizzativo “verticale”. Ogni struttura interessata al processo comunica, spesso in modo conflittuale, con altre strutture seguendo uno schema “verticale”. L’assieme delle strutture verticali viene a formare una sorta di “cubo destrutturato”. Il momento della sintesi è rappresentato dalla delibera (l’atto finale?) alla quale tutti arrivano seguendo percorsi paralleli, spesso conflittuali. In fin dei conti, che cosa rappresenta “il parere” di un ufficio, o di un settore che si esprime sul lavoro degli altri, se non una forma di “conflittualità contrattata”.
Al vertice del cubo sono situate strutture di direzione generale (il Direttore Generale), di verifica della legittimità degli atti (la Segreteria Generale), le strutture di direzione e indirizzo politico (la Giunta). Per evidenti motivi questi tre “poteri” al vertice non sempre riescono a dare omogeneità all’azione del “cubo destrutturato”, che continua ad esprimere nelle proprie strutture una evidente autoreferenzialità.
1 risposta su “La burocrazia nella Pubblica Amministrazione – L’ultimo baluardo del fordismo”
[…] 27 agosto, 2013 | commenti 27 agosto, 2013 TweetContinuo a ritenere che l’organizzazione della pubblica Amministrazione sia improntata al fordismo. Anzi, la pubblica amministrazione italiana è l’ultima espressione del fordismo: continuo anche […]