Ovviamente sono più che favorevole all’introduzione di un PIN unico che consenta ai cittadini di accedere ad ogni “ambito” della Pubblica Amministrazione italiana.
Figuratevi…..
Tuttavia…. Tuttavia tre esempi di vita vissuta avvenuti a me -normale cittadino- in questi ultimi 15 giorni.
1) Incontro un’aula di dipendenti di un grande Comune italiano.
Naturalmente racconto a quest’aula la necessità di innovare e di digitalizzare. Alza la mano una compassata signora e mi racconta la seguente storia.
“Ogni atto va timbrato. Ho dovuto richiedere un timbro. Per ordinare il timbro avevo bisogno di un timbro. Ma, non avevo un timbro e ho dovuto chiedere in prestito al mio Dirigente un timbro per ordinare il timbro… il costo del timbro era di 5 euro. Nel frattempo le fatture da liquidare avevano bisogno di un timbro….”
Simpatica filastrocca? … no, tragica realtà di molti comuni italiani.
2) Mia moglie ha dovuto fare un intervento. È in malattia.
Giustamente l’INPS verifica che l’intervento sia avvenuto davvero e che quindi le tutele previdenziali siano applicabili.
Fin qui tutto bene, ci mancherebbe. Peccato che un paio di giorni dopo, lo stesso giorno, firmate dallo stesso Dirigente, arrivino a mie moglie due missive.
Una missiva dava l’assenso, un’altra invece dissentiva!!!! Chiaramente mia moglie ha dovuto recarsi alla sede dell’INPS. Ho trovato un gentilissimo impiegato -davvero gentile, veramente – il quale costernato ha accolto il ricorso e lo messo in una cassettina appesa fuori della porta del Dirigente.
3) Incontro un gruppo di liceali che formo perché diventino digital evangelist.
Chiacchiero amabilmente con loro.
A un certo punto gli chiedo “Scusate avete la LIM a scuola???” “Certamente”, mi rispondo.
Ovviamente gli chiedo come la usano i loro insegnanti. Risposta: “Estraiamo il CD allegato al nostro libro di testo, lo infiliamo nella LIM e così si visualizza!!!” Quella scuola ha collegamento Internet, nessuna scusa.
Ora, o tutta l’Italia delle sfighe la incontro io oppure siamo messi davvero male.
Un consiglio per evitare che il 31 dicembre 2017 (domani mattina) attiviamo il PIN unico e ci troviamo in una stanza ripiena di piatti sporchi e di mobili polverosi.
Forse sarà opportuno che assieme al sognare la luna, chi ha le responsabilità si dedichi con forza e rigore anche al dito (stato organizzativo e culturale della Pubblica Amministrazione) oppure temo che dietro la porta troveremo troppe macerie.
IDEE E CONTRIBUTI SU COME RIFORMARE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE LI HO PUBBLICATI IN TEMPI NON SOSPETTI SU UN EBOOK “UNA SCOMMESSA DA VINCERE” CHE POTETE SCARICARE GRATUITAMENTE CLICCANDO QUI