….non sono più adatti al tempestoso presente. L’oggi è colmo di difficoltà; e dobbiamo mostrarci all’altezza del momento. E poiché ci affacciamo a un nuovo mondo è nostro dovere pensare in modo nuovo e in nuovo modo agire.” (Abraham Lincoln)
La citazione, bellissima, adatta ai nostri tempi bui, la ho scopiazzata dall’introduzione del bel libro di Francesco Caio e Massimo Sideri “Banda Stretta”.
Così mi piace dare una diversa interpretazione dell’acquisto di Motorola da parte di Google.
Mi interessa poco, folklore, lo scontro ideologico pro Google-Android, versus Apple-IPhone.
Assumiamo nuove chiavi interpretative.
In un momento di crisi degli Stati, della finanza pubblica, di crisi delle leadership politiche, avvengono operazioni di “economia reale” importanti che ridislocano i poteri e fanno intravedere sempre di più dove si generano i profitti e dove si accumula la liquidità.
Il web, Internet, l’immateriale, stanno diventando l’“economia reale”, stanno creando le condizioni per l’affermazione delle nuove gerarchie economiche del dopo crisi.
Affascinante nò? Cominciamo a leggere così quello che sta avvenendo nei mondi che ci intrigano tanto e dove passiamo molto del nostro tempo.
Microsoft e Nokia, Facebook e Skype; oggi Google e Motorola. Ecco le nuove gerarchie, i nuovi poteri.
Quanto vale la nostra manovra economica di riequilibrio dei conti pubblici? Mi piace pensare che Google ha sborsato 12,5 miliardi di dollari per acquistare Motorola.
E‘ quasi la metà della manovra del Governo Berlusconi.
Quando si parla di evitare scelte depressive, a quale economia materiale (da incentivare attraverso i nostri acquisti, quelli di noi ceto medio?) ci si riferisce?
A quella degli anni’60, automobili, elettrodomestici, casa e mobili, o alla nuova economia immateriale?
“Banda stretta” si chiama, non a caso il libro di Caio e Sideri.
Appunto, chissà se lo sviluppo dell’economia dell’ immateriale, così “reale” sta nell’anticamera del cervello del Governo.