Qualche settimana fa Ericssson Consumer Lab ha presentato il rapporto “10 Hot Consumer Trends 2015“.
Il rapporto indaga sulle attitudini, le previsioni e le aspettative delle persone nei confronti delle tecnologie (soprattutto delle piattaforme legate al mobile).
Il Rapporto confronta poi le previsioni delle persone, con le evoluzioni “reali” della tecnologia.
Ne viene fuori un quadro interessante e, per certi versi, divertente.
Consiglio vivamente la lettura del report agli Amministratori, ai piccoli imprenditori (ai miei artigiani in particolare). Leggetelo, perché il report traccia alcune previsioni al 2020.
Non siamo più abituati a prevedere a medio, lungo periodo. Il 2020 é domani mattina. Bisogna prepararsi ora.
In particolare segnalo le previsioni inerenti le tecnologie “mobile” che consentiranno la gestione delle nostre case.
Sta emergendo una domanda crescente di applicativi intelligenti che vanno dall’ottimizzazione della nostra sicurezza, all’efficienza energetica.
A questa domanda il mercato risponde moltiplicando l’offerta di sensori e di app. Mancano invece coloro che installano, gestiscono, ottimizzano i dati per renderli fruibili al cittadino “normale”.
Queste sono aree di business verso le quali dovrebbe indirizzarsi per tempo la piccola impresa che innova..
Quando parlo di innova, intendo “che innova il suo background culturale”. Artigiani, siete pronti??
Argomenti analoghi valgono per quel filone di innovazioni che Ericcson definisce “The longer life”.
Tutto ciò che attiene le tecnologie da indossare (Smart clothing) non si riduce più banalmente, ad una migliore gestione delle nostre attività sportive e del tempo libero.
L’uso e l’ottimizzazione dei dati che provengono da queste tecnologie consente un prolungamento del nostro tempo di vita (fino a due anni in più).
Infine: “Smart Citizen”. Qui mi rivolgo soprattutto alle Amministrazioni.
Dobbiamo avere la consapevolezza che i cittadini stanno prendendo, in modo crescente, la coscienza che gli applicativi presenti sui nostri smart phone consentono l’offerta di servizi migliori per la gestione della città.
Non sarà più tollerabile sostenere che “non siamo in grado di informarvi per tempo” come spesso oggi accade.
Allerta meteo, traffico, eventi vari, ogni cosa può già oggi essere indirizzata ai cittadini. Ciò anche in modo personalizzato.
La città dei prossimi anni sarà sempre di più fondata su una domanda crescente di innovazione che dovrà assumere tratti “sociali” grazie all’attività delle strutture pubbliche.
Oggi le Amministrazioni non sono coscienti di tutto ciò.
Come spesso sostengo, l’innovazione (soprattutto l’I.T.) non va subita e ostacolata.
L’innovazione va guidata garantendo un corretto rapporto tra la domanda e l’offerta.
Questo il mercato non é in grado di garantirlo.