Linkedin ha raggiunto i 300 milioni di iscritti. Il blog di Linkedin ha commentato questo evento rappresentandolo con questa infografica. Ne ho tratto alcune riflessioni che vi voglio estendere. Il mondo web registra alcune dinamiche in atto complessivamente nel mercato del lavoro. Ovviamente queste dinamiche non rappresentano il tutto, sicuramente possono rappresentare un termometro di ciò che sta succedendo. Soprattutto rappresentano le dinamiche in atto nella parte più “avanzata”, più “colta”, di chi è costantemente alla ricerca di un miglioramento della propria condizione lavorativa. Se posso permettermi, su Linkedin (ma anche su Viadeo) si trova non solo chi è alla ricerca di un lavoro, ma anche chi è alla ricerca di qualche cosa di nuovo, di più rispondente alle proprie capacità professionali. Cosa c’entra il “jobs act”. Pur tra mille limiti, il “jobs act” rappresenta un tentativo di interpretare le dinamiche del mondo del lavoro per quello che è realmente, nel bene, come nel male. Spiace che la CGIL e i conservatori nel PD continuino a pensare al mondo del lavoro come era nel ‘900, ed erratamente lo idealizzino. Ma, lasciamo perdere le tristezze e veniamo a Linkedin. Sempre più donne ambiscono non solo a trovarsi un lavoro, ma, come è giusto a progredire nel mondo del lavoro. I social network offrono piattaforme disintermediate per affermarsi. Sempre di più il mondo è mobile. Anche nella ricerca del lavoro e nel monitoraggio delle nostre relazioni prevale la connessione in movimento. Perché i nostri uffici per l’impiego, l’INPS, gli sportelli sindacali, i tribunali per le vertenze lavorative devono essere quei luoghi fisici, spesso tristi, simbolo di inefficienza??? Se il mondo Linkedin agli esordi era un simbolo di I.C.T. e di aziende di “computer software”, oggi il mondo Linkedin è anche il mondo del welfare (che si è spostato sul web) delle costruzioni, della formazione. Il mondo del lavoro cerca nuove professioni e le cerca soprattutto sul web. Il mercato del lavoro è sempre di più globale. Emergono nuove realtà nella ricerca e nell’offerta di professioni avanzate. Il baricentro sta sempre negli USA, ma il mercato si è sposato in cinque anni, anche all’India e, soprattutto, al Brasile.
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