È ormai nota e discussa la difficoltà del mondo politico (ma non solo) a comprendere le logiche che presiedono alla comunicazione sul web.
Si sta oscillando tra due estremi. Da un lato c’é chi pensa che il web è tutto, dall’altro c’é chi si “difende” estraniandosi dal web.
In tutti i casi si tende ad identificare il web con Facebook o con Twitter.
Le imprese che stanno usando efficacemente il web come potente strumento di marketing sanno bene che tale approccio funziona se si passa da una impostazione più tradizionale che vede le piattaforme web come veicolo di pubblicità, ad una impostazione totalmente diversa che prevede che le piattaforme web siano uno strumento di coinvolgimento, partecipazione, ascolto, collaborazione.
In politica, fatte le dovute differenze i principi sono assolutamente gli stessi.
Le piattaforme di social networking sono utili STRUMENTI per far partecipare consapevolmente le persone alla vita pubblica, alla vita dei Partiti. Le piattatforme di social networking possono attivare sentimenti e volontà di collaborazione presenti tra le persone.
Ho già avuto modo di riassumere questi principi con uno slogan “Sei su Twitter, e allora twitta”.
E allora, fatti salvi i valori e i principi fondanti sui quali si regge, per nostra fortuna, la democrazia rappresentativa, cominciate (voi politica/politici) ad usare gli strumenti web nel modo corretto!!!!
Avrete modo di apprendere molte cose e di accedere a mondi fino ad ora a voi sconosciuti e soprattutto di attivare volontà partecipative che per fortuna sono ancora presenti nelle persone..