Qualche giorno fa ho partecipato alla premiazione di inventori delle P.A.. Per la serie, c’é ancora un pò di speranza.
Mi è stato chiesto uno speech sulle smart cities. Il titolo era già un programma: “Frigoriferi intelligenti e uomini affamati”.
Sono arrivato a teorizzare una nuova identità digitale.
Meglio di come ha riportato il cronista io non riuscirei: “la provocazione di Michele Vianello è sensazionale. “Quando sento parlare di carta d’identità elettronica e sua prossima attivazione mi vengono i brividi: siamo ancora legati per caso al regio decreto del 1864? Fosse per me, ognuno avrebbe un suo indirizzo IP come identità. Cosa ce lo vieta? Anzi, chissà, magari nella prossima edizione del Premio ci sarà un Comune che proporrà qualcosa del genere…“. Non più studenti, medici, nativi o PA digitale, quindi. Ma una nuova vita, figlia del nostro momento. Del nostro mondo.”