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Presentato VE 2.0, “duetto” con Cesare de Michelis

Copertina libro

Oggi, ho presentato il mio libro.

Ringrazio davvero le numerosissime persone presenti (peccato, mi sono dimenticato la macchina fotografica). Soprattutto ringrazio Cesare de Michelis, non solo perché é il mio editore, ma soprattutto perché ha interpretato assieme a me uno “straordinario duetto”.

Ovviamente è stata una discussione vera, non di facciata. Con accentuazioni diverse, a volte con argomentazioni diametralmente opposte, abbiamo affrontato i temi che animano chi si occupa del WEB. Non solo “gli utenti”, ma anche i service provider, le grandi multinazionali che forniscono hardware e software, che si scontrano per il predominio dei motori di ricerca, la politica che comincia a preoccuparsi della pervasività “dei dialoghi” che si svolgono in rete.

E’ un dibattito importante che riguarda il futuro della società e dell’economia.

Particolarmente la discussione si è incentrata sulle nuove forme con le quali si manifestano nella rete i nuovi monopoli, Google ad esempio; la gratuità dei contenuti e la fondatezza delle teorie esposte da Chris Anderson, l’economia dell’abbondanza.

gratis

Dibattito aspro, ma vero come ho detto più sopra. Su un punto abbiamo convenuto, la necessità che la rete si doti di regole. Io dico “si doti”, Cesare dice “gli si diano regole”.

Questo però è il tema vero da affrontare veramente: chi sono i soggetti (il soggetto) che determinano le regole del gioco nel momento in cui la politica (i partiti) dimostrano tutta la loro inadeguatezza ad affrontare un tema di questa rilevanza; e ancora, quale è il ruolo delle Istituzioni nazionali dal momento che il WEB è un fenomeno globale.

Ha ragione Cesare de Michelis, sicuramente nell’affrontare questi temi, e nello scrivere VE 2.0, manifesto un eccesso di ottimismo e di entusiasmo verso “la rivoluzione del WEB”.

Ma, come ho detto nell’introduzione che ho tenuto oggi: “questa è l’epoca di chi, consapevolmente, con un pizzico di incoscienza, spiega le vele al vento, naviga alla ricerca di nuovi mondi, accetta “il rischio dell’innovazione”. Insomma questa è l’epoca degli abitanti del nuovo mondo”.

Naturalmente il blog è a disposizione (senza filtro alcuno) di tutti coloro che decidono di commentare il mio libro (COMPRATELO NE VALE LA PENA), o più semplicemente di discutere di questi argomenti.

Il link della casa editrice Marsilio dedicato a VE 2.0 è http://www.marsilioeditori.it/component/marsilio/libro/3179952-ve-20

Nel corso del dibattito ho citato un bellissimo articolo di Orazio Carabini pubblicato dal Sole 24 Ore “Concerto grosso per banda larga musica 2010”, ve ne consiglio la lettura.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/27-gennaio-2010/crisi-economica-ripresa-infrastrutture-banda-larga.shtml?uuid=43cb9482-0b11-11df-8e59-6b66dae07f89&DocRulesView=Libero&fromSearch

News dell’ultima ora: “Arabia Saudita, la libertà in un blog……….”

http://www.repubblica.it/esteri/2010/02/23/news/blog_sauditi-2398742/


2 risposte su “Presentato VE 2.0, “duetto” con Cesare de Michelis”

Ciao Michele
non ho potuto esserci. Alle stessa ora erano convocati gli organismi di partito per le decisioni sulle varie liste. siamo andati avanti fino alle ore 24.
Leggerò il tuo libro con grande interesse.
un abbraccio
toni

a proposito dell’ articolo da te citato sul sole 24ora.
Bisogna restare al passo con gli altri ! il Motivo ? il desiderio . Un africano o un sudamericano povero al quale basterebbe poco per avere tutto … ma cos’è questo tutto ? è il desiderio che si desidera. s si desidera Londra, sarà Londra, se si desidera la vita semplice di un paesino di montagna Veneta, sarà questa.. il ‘passo con gli altri’ è unicamente ciò, il desiderio di poter realizzare gli stessi desideri che desideran altri..Un tempo si viveva lo stesso, oggi non più, il desiderio è completamente cambiato! .. Torniamo all’articolo. Desideriamo la fibra ottica gratuita in ogni luogo dell’ occidente, anche in Italia..Una volta passata la fase del desiderio fine a sè stesso, e appurato dunque che ‘non si resta indietro’ rispetto agli altri stati, riflettiamo sull’utilità. Ciò sarà veramente utile e necessario per un unico futuro : un futuro nel quale si fà tutto in internet : si lavora, si impara, si guarda il mondo, ci si rapporta con il prossimo attraverso i nostri Avatar atc.

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