Ancora una anticipazione sull’ebook “Una scommessa da vincere”.
Prossima settimana si pubblica. Intanto riflettete su questi concetti.
“L’attuale organizzazione di un Ente pubblico è figlia di un’epoca in cui le persone chiedevano ad una Amministrazione prodotti semplici e unici.
Il certificato anagrafico è un unico “prodotto”.
Quando si trattava di prodotti “complessi”, venivano “assemblati” sommando in modo meccanico parti che venivano implementate e conservate in modo “celibe”.
L’organizzazione dell’Ente è ancora oggi assimilabile all’idea della “macchina celibe”. Naturalmente non mi riferisco alle “macchine celibi” di Marcel Duchamp, quanto piuttosto a oggetti che non sono integrabili tra di loro in modo organico.
In un bellissimo libro, “L’orologio e l’organismo”, Federico Butera affermava che le imprese nei loro modelli organizzativi dovevano tendere ad imitare gli organismi viventi, piuttosto che assemblare singoli componenti rigidamente separati tra di loro.
La Pubblica Amministrazione è spesso ancora organizzata per parti separate, senza organicità.
Come abbiamo visto il WEB per dispiegare tutte le sue potenzialità ha bisogno di organicità.
Il WEB 2.0 è organicità, interazione, bidirezionalità, apertura.
I city user oggi richiedono “prodotti complessi” figli di interazioni e di organicità. Anzi, a volte pretendono di poter autoassemblare il loro prodotto.
La Pubblica Amministrazione oggi non concepisce culturalmente i “prodotti complessi”. Da questo gap culturale nascono i ritardi, gli sprechi, gli episodi di corruzione.
Ecco un motivo in più perché a fianco o, forse, prima di qualsiasi misura figlia di una “Agenda Digitale” c’é bisogno di un profondo cambiamento dei modelli e della cultura dell’organizzazione.”
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