Ormai da tempo sostengo che l’innovazione IT difficilmente verrà messa in atto in Italia attraverso leggi e decreti nazionali.
Sia l'”Agenda Digitale” varata dal Governo Monti, che il “Decreto del Fare” varato dal Governo Letta, si presentano come deboli e inadeguati di fronte ai bisogni di innovazione del nostro Paese.
Non ho più voglia di carta d’identità elettronica, di guru dell’innovazione a metà tempo, di libri cartacei che diventano digitali ecc.ecc..
Chi legge il mio blog troverà innumerevoli post dove argomento diffusamente queste mie riflessioni.
In questi mesi ho girato l’Italia per presentare il mio libro “Smart Cities-Gestire la complessità urbana nell’era di Internet”.
Giuro che ho perso il conto delle città italiane che ho visitato. In autunno mi stanno invitando in tantissimi altri posti.
Che sia possibile innovare l’Italia partendo dai territori e non “da Roma”, sta diventando una convinzione che accomuna tutti. Ho incontrato Amministratori, cittadini, imprenditori, professionisti. Tutti hanno una storia di innovazione da narrare, da condividere con gli altri.
Le norme legislative, gli impedimenti burocratici, la scarsa cultura dell’innovazione che si manifesta soprattutto nelle sedi legislative nazionali è vissuta con fastidio dai territori.
Assieme a tutti i miei interlocutori Sono sempre più convinto che l’innovazione, che le #smartcities, che i territori smart, possono nascere dalle energie e dagli sforzi di una leva di nuovi amministratori, di nuovi imprenditori, di nuovi cittadini.
C’é una fiducia diffusa nella capacità dei territori di fare squadra e di innovare. Mentre gli Stati Nazionali arrancano, noi vogliamo crescere e competere, questo si dice nei territori italiani.
Mettere assieme queste energie, farle condividere le best practices , aiutarle ad esprimersi, organizzarle sarà il mio lavoro per l’autunno.
Naturalmente avrò bisogno dei suggerimenti, delle idee, delle esperienze di tutti voi.
Cominciate a rifletterci, chi vuole potrà già inviarmi contributi, la pagina Facebook “Smart Cities” è aperta e a disposizione di tutti.
E, come sempre, il #nomadworker sarà on the road a raccontare con voi le storie di un’ Italia che sta innovando.