…. é questo il concetto espresso in un bell’articolo apparso sul Harvard Business Review “Where the digital economy is moving the fastest“.
L’immagine qui sopra riporta il posizionamento del nostro Paese nella fascia WATCH OUT, in compagnia di quelle realtà “come l’Indonesia, la Russia, Nigeria, Egitto e Kenya che hanno caratteristiche importanti in comune, come l’incertezza istituzionale e un basso impegno innovatore. Possiedono una o due qualità eccezionali – prevalentemente demografiche – che li rendono attraenti per le imprese e gli investitori, ma disincentivano gli investitori per gli eccessivi vincoli istituzionali e infrastrutturali”.
Se ci pensate bene questa definizione rappresenta bene ciò che é l’Italia oggi nei confronti dell’I.T..
Da questa situazione si esce evitando di sventolare pannicelli caldi e misure improntate volontarismo esasperato. L’affermazione di Internet, e quindi di un futuro di innovazione, passa solo attraverso la definizione di adeguate politiche industriali e l’individuazione di partner industriali non italiani da coinvolgere nell’attività di innovazione.
Invito anche a valutare la metodologia offerta da Harvard Business Review.
