E’ un grande parlare di smart city (cities, smarter town ecc.ecc.).
Tutti pensano ad applicativi complicatissimi, a oggetti parlanti, a immensi centri elaborazione dati (li chiamo con il vecchio nome).
Soprattutto tutti pensano ad investimenti impossibili.
Ci sono “piccole cose” smart che potrebbero rendere più semplice la vita alle persone, che non costano, che necessitano per essere realizzate di collaborazione.
Forse perché necessitano di collaborazione non si fanno pur essendo semplici.
Trasloco, quindi penso ai disagi dovuti al fatto che enti ed Istituzioni non dialogano tra di loro.
Elenco alcune cose che si devono fare.
Cambio anagrafico, rigorosamente cartaceo, impossibile una autocertificazione on line.
Cambio delle utenze. Domanda a Telecom, domanda a Enel, domanda a Veritas ecc.ecc. Ogni ente o azienda rigorosamente per conto suo. Tempo perso, attese snervanti e complicazioni infinite.
Mi chiedo, possibile che nel momento in cui ho comunicato al Comune il mio cambio di residenza per default lo cambiano anche tutti gli altri.
Non ci sono ostacoli tecnologici. Banalmente delle banche dati devono dialogare tra di loro.
Il resto è solo autocertificazione on line.
Ecco, città smart, intelligente, come volete chiamarla voi, è prima di tutto farci vivere meglio, eliminare burocrazia.
Altrimenti è la solita smart bla bla!!!