Milioni di persone ogni giorno lasciano in diretta messaggi sul traffico cittadino.
Le persone si rendono utili in modo del tutto disinteressato e #inconsapevolmente sono degli smart city user.
La mia amica Micaela Faggiani (mi scuso con lei se la uso) ieri, usando Facebook ha avvisato la community di un incidente stradale e ha consigliato le deviazioni necessarie per non restare bloccati nel traffico.
Tantissime altre persone usando Twitter piuttosto che Waze , svolgono egualmente una attività di grande valore sociale.
Sicuramente ne sono #inconsapevoli.
Pensate allora se la Pubblica Amministrazione rinsavisse (cioè non perdesse tempo a digitalizzare l’esistente) e aggregasse, filtrasse, visualizzasse, rendesse disponibili i dati che aggregano “tutto il sapere del mondo” generati volontariamente dalle persone.
Questa è davvero la smart city.
Pensate ancora se il “Servizio viabilità” dei lavori pubblici usasse questi dati che sono gratuiti per programmare le sue attività e le attività cittadine.
Il problema è che non lo sanno.
Questa è l’attività di acquisizione di #consapevolezza che dobbiamo mettere in campo in modo organizzato e non sporadico.