Pessime abitudini -non solo italiane- di attribuire patenti smart.
Un conto è indicare le buone pratiche, altra cosa creare graduatorie fondate su criteri labili.
Secondo Between e il suo “Smart Cities index”, Venezia sarebbe la città più smart sotto il profilo trasportistico. Questo giudizio è legato alla pervasività del sistema denominato IMOB. IMOB è un sistema vecchio e superato, sia dal punto di vista tecnologico che nella sua usability.
Scrive qualche giorno fa il Gazzettino di Venezia: “Fallito il sistema Imob con i palmari: sui
vaporetti Actv si torna ai biglietti di carta”. A questo punto Venezia dovrebbe essere declassata. Treviso, dovrebbe tornare in auge.
Anche per questi motivi mi permetto di suggerire molta calma e prudenza quando si aprla di parametri smart. Ovviamente, poi, ci si mette anche la stampa locale e allora, bingo!!!!
La confusione regna sovrana sotto il cielo delle #smartcities. E allora di lascio con questo straordinario filmato di Torino smart city.
1 risposta su “#smartcities evitare di illudere (o di umiliare) le Amministrazioni”
Premetto che non ho letto il report 2013, ma basta guardare la graduatoria delle città valutate secondo lo Smart City Index (http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=16084:e-bologna-la-citta-piu-smart-ditalia&catid=954:infrestrutture-urbane&Itemid=168) per capire che nei parmetri scelti c’è qualcosa che non va. Io vivo a Roma e, come tutti coloro che vivono a Roma, questa smartness della mia city…mi sfugge quotidianamente.
Mi occupo di fonti rinnovabili e più in generale di sostenibilità – tematiche che ritengo vadano affrontate con un pensiero sistemico – e penso che dobbiamo rifuggire in ogni modo da semplificazioni e riduzionismi. La città è un sistema altamente complesso…è (già) necessario, a mio avviso, ri-pensare il concetto di smart city…per non perdere l’ennesima occasione di migliorare le nostre città e quindi la qualità delle nostre vite in città!