Traversando l’Italia in treno ho avuto un pò di tempo per leggere.
Ho letto con piacere “Wwworkers” di Giampaolo Colletti.
Intendiamoci, il libro non è eccezionale.
Tuttavia ha contribuito a risollevare un pò del mio cattivo umore (v.post precedente su Silicon Valley e Italia).
La rete offre a chi abbia voglia e talento nuove opportunità per crescere e creare redito e impresa.
Un pò di speranza, finalmente. Naturalmente il futuro di un Paese non può essere affidato alla buona volontà dei singoli.
Le energie umane e civili tuttavia ci sono. Aiutiamole a crescere.
Segnalo inoltre il sito di riferimento: http://www.wwworkers.it/
1 risposta su “Speranze: “Wwworkers””
Caro Michele,
segnalo questo articolo della Stampa sul Premio Gaetano Marzotto: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=8879&ID_sezione=38&sezione.
Per quanto concerne la categoria High Tech, segnalo alcuni interessanti passaggi dell’articolo:
“I partecipanti si contenderanno il primo posto che prevede quattro mesi di «preparazione» in Silicon Valley, dove saranno affiancati da coaching e mentoring dedicati. Un passo fondamentale per consentire ai vincitori di tuffarsi in una delle realtà imprenditoriali giovanili più famose al mondo, attraverso il programma speciale Mind the Bridge Gym. (…) [è previsto che] i modelli di business riguardino il territorio italiano e uno sviluppo lavorativo in Italia. In pratica si cercano idee che possano creare posti di lavoro in tutto il Paese”.
Ebbene, perchè non accordarsi con l’Associazione Progetto Marzotto – promotrice del Premio Gaetano Marzotto (http://www.premiogaetanomarzotto.it/) – affinché venga prevista la possibilità per l’impresa vincitrice, di essere incubata presso il PST Vega, una volta rientrata dalla Silicon Valley?